Tredici anni di attesa per il rinnovo del proprio contratto sono davvero troppi. È quanto succedendo ai 300 mila operatori della sanità privata, che negli ultimi mesi hanno dato vita a scioperi nazionali e regionali, inasprendo la mobilitazione. Una novità però adesso c’è: per oggi (giovedì 19 settembre) è previsto a Roma un incontro tra i sindacati e le associazioni datoriali Aris (Associazione religiosa istituti socio-Sanitari) e Aiop (Associazione italiana ospedalità privata). In seguito alla convocazione del vertice Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno sospeso lo stop nazionale che era previsto per venerdì 20.

A smuovere la situazione è stato il neoministro della Salute Roberto Speranza, che martedì 17 ha convocato a Roma, presso la sede del dicastero, le rappresentanze della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dei sindacati e delle associazioni d’impresa. “Dopo gli scioperi, le mobilitazioni nazionali dei mesi scorsi e l'importante e positivo interessamento del ministro Speranza, abbiamo preso atto della volontà delle parti datoriali di riprendere le trattative”, spiegano Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, annunciando che l’incontro odierno avrà “al centro il tema della valutazione delle disponibilità economiche utili alla sottoscrizione del contratto nazionale e la definizione del calendario dei successivi incontri”.

Il vertice definirà anzitutto “un serrato calendario di appuntamenti”, dove i sindacati intendono perseguire l'obiettivo “di procedere celermente al rinnovo del contratto, per dare risposte e forza alle richieste delle lavoratrici, dei lavoratori e dei professionisti della sanità privata accreditata, che attendono venga esercitato il diritto al contratto dopo 13 lunghi anni di attesa”. Un nuovo summit è già stato messo in agenda per mercoledì 25 settembre, alla presenza delle delegazioni del ministero della Salute e della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, al fine “di consegnare elementi utili alla Conferenza delle Regioni per intervenire con strumenti normativi che accelerino la risoluzione di questa fondamentale vertenza”.