È stata formalizzata lunedì 20 maggio l'apertura della procedura di licenziamento per tutti i 14 lavoratori della Acme di Calenzano (Firenze), una della quattro società del gruppo Florence luxury leather di Scandicci (Firenze), che conta circa 100 dipendenti e che fornisce servizi integrati per la moda e la pelletteria di lusso.

“Una decisione inaccettabile”, hanno prontamente replicato Fiom Cgil e Uilm Uil territoriali, proclamando uno sciopero di due ore per mercoledì 22 maggio, che ha visto l'adesione totale dei lavoratori. Al presidio che si è tenuto davanti ai cancelli della fabbrica hanno partecipato, in solidarietà, anche molti delegati delle aziende provinciali del settore.

La situazione dell’azienda

Unico committente della Florence luxury leather (Fll) è la holding finanziaria svizzera Richemont Montblanc, che riunisce marchi del lusso quali Cartier e Montblanc. Negli ultimi mesi la Florence luxury leather ha fatto ricorso a complessive 13 settimane di cassa integrazione ordinaria e si sono dimessi circa la metà dei lavoratori, alcuni dei quali dopo poco tempo sono stati assunti in Griba, altra società del gruppo Fll che realizza accessori metallici.

La società ha motivato questa scelta con il calo degli ordinativi e la più generale flessione del settore moda, ma per ora non prevede la cessazione dell'attività. Nel comparto (che annovera 50 mila lavoratori, di cui 8 mila metalmeccanici e 42 mila pellettieri) la crisi è in atto da quasi un anno: nel primo trimestre 2024 le ore di cassa integrazione utilizzate hanno fin qui superato i due milioni e mezzo (di cui quasi la metà per la parte metalmeccanica).

La posizione dei sindacati

Fiom Cgil e Uilm Uil di Firenze chiedono il ritiro immediato della procedura. Occorre trovare altre modalità per fronteggiare le difficoltà, come ad esempio il trasferimento dei lavoratori in altre società del gruppo. Le due sigle hanno già ottenuto l'attivazione di un tavolo presso l'Unità di crisi della Regione Toscana per avviare un confronto con Acme e individuare strumenti sociali utili a una gestione responsabile della crisi.

“Questa vertenza va riportata all’interno della discussione sulla crisi complessiva che sta attraversando il settore della moda”, illustra il segretario generale Fiom Cgil Daniele Calosi: “Il presidente della Regione Toscana ha annunciato che attiverà a breve un tavolo della moda, e dentro questo tavolo c'è anche il settore degli accessori metallici di cui la Acme fa parte”.

“I licenziamenti devono essere ritirati”, commenta Iuri Campofiloni della Camera del lavoro di Scandicci: “L’azienda ha delle difficoltà, veniamo da mesi di cassa integrazione, ma per affrontare questo momento critico vanno trovate modalità differenti. Occorre subire avviare un confronto per capire come riassorbire questi lavoratori, che a dicembre erano 32”.