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Si è gettato dal balcone mentre bussavano alla porta per sfrattarlo di casa. È morto così un uomo di 71 anni a Sesto San Giovanni, nell’hinterland milanese, questa mattina poco dopo le 9 in via Puricelli Guerra. Un gesto estremo, un salto dal vuoto che non gli ha lasciato scampo.
Da mesi non pagava più il canone di affitto e nell’ultimo periodo l’ufficiale giudiziario si era presentato più volte alla sua porta. Oggi lo sfratto doveva diventare esecutivo, tanto che era presente anche la polizia. Quando l’incaricato ha citofonato, l’uomo si sarebbe lanciato dal balcone. I poliziotti di Sesto avrebbero trovato un bigliettino d’addio, in cui avrebbe sfogato il suo dolore e la sua stanchezza.
“Questo drammatico episodio non è solo un evento isolato, ma un tragico sintomo della crescente emergenza abitativa che affligge le nostre città – dichiara Stefano Chiappelli – segretario generale del Sunia –. Sfratti esecutivi come questo dimostrano che lo Stato ha abdicato al suo dovere di garantire un diritto fondamentale come quello della casa. Questa tragedia è la diretta conseguenza di una totale e colpevole mancanza di volontà politica da parte del governo e delle istituzioni centrali nell'affrontare seriamente il problema della grave crisi abitativa”.
Il sindacato degli inquilini denuncia il prosciugamento dei fondi destinati al sostegno all'affitto e alla morosità incolpevole, che ha ridotto drasticamente le reti di protezione sociale essenziali. Questo sta creando ancora di più un vuoto di assistenza, che lascia migliaia di famiglie e persone vulnerabili sole di fronte al dramma dello sfratto.
“Chiediamo al governo e alle istituzioni locali e nazionali di agire subito – conclude Chiappelli –: è necessario un rifinanziamento massivo e strutturale del fondo sostegno affitti e del fondo per la morosità incolpevole. Serve inoltre elaborare un piano nazionale straordinario di alloggi in affitto sostenibile per garantire il passaggio da casa a casa. Oggi più che mai devono essere adottate tempestivamente misure concrete per combattere il disagio abitativo e per impedire il ripetersi di tragedie, figlie della disperazione e dell'abbandono istituzionale”.