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È stata sottoscritta oggi (27 dicembre) la sezione per la ricerca sanitaria relativa al contratto di lavoro della sanità 2016-2018. Una sezione contrattuale che consente a circa tremila precari coinvolti di avere finalmente un vero contratto di lavoro.
"Un primo importante risultato per il pieno riconoscimento e la valorizzazione delle attività di ricerca di tutte le lavoratrici e i lavoratori precari che in questi anni hanno consentito alla ricerca sanitaria italiana di essere ai primi posti nel mondo per i risultati raggiunti - commenta la Fp Cgil Sanità -. Una struttura che non solo garantisce un vero contratto di lavoro per tutti i lavoratori coinvolti, ma che in futuro potrà anche rendere possibili assunzioni a tempo indeterminato".
"Crediamo che l'inserimento di uno specifico articolo che determini i principi della ricerca sanitaria sia davvero un risultato importante di valorizzazione della figura del ricercatore dandogli autonomia e riconoscimento professionale. L'accordo di oggi si muove dentro la cornice disegnata dalla legge di Bilancio 2018, un provvedimento che abbiamo criticato perché non in grado di dare risposte alla totalità delle problematiche dei ricercatori, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, ma che ha almeno segnato un punto utile ad invertire una tendenza".
Conclude il sindacato: "Da qui siamo partiti per costruire il risultato di oggi che è innanzitutto il frutto del lavoro di mobilitazione che queste lavoratrici e lavoratori hanno portato avanti per anni con il sindacato confederale. Ma non si esaurisce qui la nostra azione. Saremo impegnati da subito insieme a tutte le professioniste e i professionisti della ricerca sanitaria per dare applicazione concreta ai contenuti dell'accordo".