Nel Lazio, dal lunedì al sabato chiusura obbligatoria di tutte le attività di vendita di generi alimentari (e contestuale fine del servizio per tutti i lavoratori diretti e indiretti) entro le ore 19. La domenica chiusura obbligatoria di tutte le attività di vendita di generi alimentari (e contestuale fine del servizio per tutti i lavoratori diretti e indiretti) entro le ore 15. Lo prevede un’ordinanza della Regione Lazio che entrerà in vigore domani (18 marzo) nel caso il Dpcm non contenesse misure specifiche e di maggior tutela in questo senso. 

Questo l’esito di un incontro tenutosi ieri sera in videoconferenza tra la Regione, le associazioni datoriali e i sindacati per affrontare le criticità connesse alle condizioni di sicurezza e di lavoro degli addetti del commercio, che nel Lazio sono circa 300 mila. “Nello specifico – riferisce la Filcams Cgil – la Regione ha affermato di voler accogliere e di condividere la nostra richiesta di riduzione dell’orario giornaliero di servizio/apertura, dichiarandosi disponibile a intervenire anche in materia di lavoro domenicale e sollecitando le associazioni datoriali – sempre nell’ambito della revisione degli orari di apertura – ad attivare il servizio ‘ordina e ritira’ e a implementare servizi di consegna gratuita della spesa a domicilio utili per la tutela delle categorie più fragili (anziani e persone immunodepresse che devono assolutamente evitare di uscire di casa, anche per la spesa) e per ridurre i flussi di clienti nelle strutture di vendita”.

Nel corso del confronto, le associazioni datoriali – con specifico riferimento a Federdistribuzione – hanno espresso le loro riserve in particolare rispetto all’ipotesi di chiusura anticipata nella giornata di domenica. “Da parte nostra – prosegue il sindacato – abbiamo ricordato le ragioni che unitariamente e a tutti i livelli, a partire dalle comunicazioni inviate al presidente del Consiglio dei ministri dalle Federazioni nazionali di Filcams, Fisascat e Uiltucs, ci avevano spinto a chiedere il contenimento degli orari di apertura e la chiusura domenicale”.

Per questa ragione, “pur considerando non pienamente sufficiente l’intervento sulle aperture domenicali, per il quale riteniamo si debba necessariamente trovare una diversa soluzione nel confronto con il governo, abbiamo dichiarato sincero apprezzamento per la scelta di un’assunzione diretta di responsabilità da parte della Regione Lazio, che ha comunque dimostrato di voler compiere un passo importante che va nella giusta direzione”. In considerazione dell’esito del confronto è stato revocato lo sciopero proclamato con nota del 14 marzo scorso: “Sarà nostro impegno quotidiano continuare a rappresentare i bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori del settore a tutela dei quali, stasera, abbiamo registrato un primo parziale importante risultato”.