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“Il 2024 è stato un anno ricco di soddisfazioni, siamo cresciuti su tutti i fronti, questo indica che siamo sulla strada giusta e che stiamo lavorando bene”, fa sapere Daniele Boccetti, segretario regionale Cgil Marche. L’organico della Cgil conta 551 unità tra dipendenti e collaboratori. Poi ci sono i 190 dipendenti del Caaf, la società fiscale. In totale, i dipendenti della Cgil sono 296 di cui il 92% con contratto a tempo indeterminato e il 54% donne.
Nel 2024, gli iscritti nelle Marche sono 171.582 e cioè l’1,8% in più rispetto al 2023; i lavoratori attivi sono cresciuti del 4,87%, gli under 35 del 3,4%. Sono presenti nelle nostra rappresentanza cittadini di 123 nazionalità. Gli accordi sottoscritti son 368, di cui 49 con Comuni e Province.
Sul fronte delle Rsu, le rappresentanze sindacali unitarie, nel comparto privato, secondo i dati certificati da Itl, la Cgil raccoglie il 44% dei voti. Nel pubblico, stando alle ultime votazioni di aprile 2025, la Cgil è il primo sindacato in scuola, università e ricerca con il 33% dei consensi mentre è quasi al 29% in sanità, funzioni centrali e locali.
Per quanto riguarda i servizi, il patronato Inca ha svolto 119 mila pratiche tra pensioni, infortuni e malattie professionali: questo significa che quasi il 10% dei marchigiani si è rivolto agli uffici Cgil per sbrigare queste pratiche. L’ufficio vertenze ha seguito ben 7.852 pratiche: sono stati recuperati complessivamente oltre 10 milioni di euro. Si tratta di vertenze recupero crediti, 1495, violazioni contrattuali, 580, conteggi, 4984, e procedure concorsuali, 793. Per quanto concerne il Caaf, le pratiche svolte nel 2024 sono 210.922 e questo significa che circa il 18% dei marchigiani si rivolge alla Cgil per i servizi fiscali, il 730, colf e badanti e successioni.
“Questi dati confermano che la Cgil è un sindacato in crescita e presente in molti posti di lavoro – dichiara Giuseppe Santarelli, segretario generale Cgil Marche –. Questi numeri ci indicano che è stata premiata la nostra linea politica, il rigore e la coerenza nonché la difesa del potere di acquisto dei salari e delle pensioni e dei diritti dei lavoratori”.