“Adesso entrerà in vigore l'ordinanza. Ordinanza che noi abbiamo chiesto con forza, anche perché è la nuova normalità l’emergenza climatica ovunque, all’aperto, ma anche nei luoghi di lavoro ed era necessario che la Regione agisse. Forse si poteva fare prima, però rispetto all’anno scorso abbiamo anticipato, magari quest’altro anno anticiperemo ulteriormente, mi sembra importante, a differenza delle altre regioni, l’allargamento che l’Emilia-Romagna ha scelto anche per i piazzali della logistica, quindi allargando il perimetro interessato all'ordinanza”. Lo ha detto il segretario della Cgil di Bologna, Michele Bulgarelli, commentando l’ordinanza regionale che regola il lavoro in condizioni di caldo estremo e anomalo, dopo che ieri un imprenditore di 47 anni, Ait El Hajjam Brahim, di origine marocchina, è morto stroncato da un malore intorno alle 12, mentre lavorava sotto al sole nel cantiere della scuola Jussi di San Lazzaro.

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“È chiaro che da domani anche noi saremo impegnati perché quell’ordinanza venga pienamente fatta rispettare. Perché serve una cultura della sicurezza implementata anche da parte delle aziende. La forza di questa ordinanza è doppia – ha sottolineato Bulgarelli –, da un lato è chiara, mentre l’altro punto di forza è la possibilità di trovare aziendalmente delle soluzioni che permettono di non sospendere l’attività, ma di lavorare in sicurezza. Mi ricorda l’esperienza positiva poi archiviata dei comitati Covid. Certo, mi colpisce che ci debba essere un’ordinanza e che non si sia potuto agire con un accordo tra tutte le parti, cioè le resistenze di alcuni ambienti datoriali, dal mio punto di vista, segnalano che c’è un grande problema di cultura”, ha concluso il segretario della Cgil di Bologna.

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