Un morto e due feriti in serie condizioni nei tre gravissimi incidenti sul lavoro che hanno interessato la Brianza in due soli giorni. Lunedì 25 febbraio, in un cantiere di Desio, un operaio è rimasto coinvolto in un incidente che non gli ha lasciato scampo: l’uomo era impegnato nell’opera di ampiamento di una rete fognaria e si trovava proprio nel tunnel, quando la parete di terra è franata, ricoprendolo. Vani i tentativi di rianimarlo: trasportato in ospedale, l’operaio è morto a seguito di un arresto cardiaco.

Oggi, martedì 26 febbraio, a Meda, un lavoratore di cinquanta anni è stato trasportato in ospedale con elisoccorso in codice rosso. “L’incidente è avvenuto alle 13:30, subito dopo pranzo – spiega Gianfranco Cosmo, segretario generale Fillea di Monza e Brianza –. L’operaio è precipitato da una scala di cinque metri e ha riportato gravi ferite al volto”. 

Poche ore dopo, a Lentate sul Seveso un altro grave incidente, di cui non si conosce ancora esattamente la dinamica. “Stiamo monitorando la situazione. Questi fatti dimostrano la necessità di migliorare la formazione dei lavoratori e di aumentare l’attenzione del rispetto delle regole da parte delle aziende”, denuncia Giulio Fossati segretario generale della Cgil di Monza e Brianza, che aggiunge: “È necessario intensificare i controlli sui cantieri per garantire la sicurezza di tutti i lavoratori”.

“Un totale di sette morti nel 2018, ai quali si aggiungono gli incidenti di questi primi mesi dell'anno, oltre 500 lavoratori a rischio d'infortunio ogni giorno nei cantieri – spiega ancora il dirigente sindacale, citando i numeri che riguardano il territorio di Monza e Brianza  –; per quanto di nostra competenza, continuiamo nella formazione dei rappresentanti dei lavoratori della sicurezza, ma è necessario uno sforzo corale da parte dei tutti, lavoratori, datori di lavoro e organi di controllo”.

“Si continua a dire che si sta facendo molto, invece l’infortunio mortale è sempre dietro l’angolo”, aggiunge Federico Rosato, segretario organizzativo Feneal Bergamo Brianza. “I subappalti, che vengono fatti per risparmiare, vanno a indebolire la sicurezza e la formazione – avverte Silvio Baita, segretario generale di Filca Brianza Lecco –; si risparmia sempre e solo sui dispositivi di sicurezza mettendo a rischio i lavoratori”.

“È inaccettabile che, ancora una volta, si debba parlare di chi ha perso la vita sul proprio posto di lavoro”, ha dichiarato Mario Todeschini, della Cisl Monza-Brianza-Lecco. “Esprimiamo vicinanza ai lavoratori e alle famiglie convolte e attendiamo le indagini della magistratura”, hanno concluso i rappresentanti sindacali unitariamente.