Due morti sul lavoro in poche ore nella provincia di Brescia. Prima un operaio edile di 63 anni a Manerba. Durante la costruzione di una villa vicina al porto del paese, che si affaccia sul Lago di Garda, l'uomo è caduto nel vano scale davanti ai colleghi. Poi un operaio metalmeccanico di 38 anni, deceduto in seguito a un infortunio su un mezzo elevatore utilizzato per interventi in altezza presso la Silmet di Torbole Casaglia.

"Nell’attesa dei risultati delle indagini in corso da parte degli enti che ne hanno competenza - ha scritto il segretario generale della Cgil bresciana, Francesco Bertoli -  ancora una volta dobbiamo però registrare come le misure che andrebbero adottate a tutela della salute e della sicurezza di chi lavora  non sono state effettivamente predisposte e ancora una volta questo ha determinato, in questo caso, la morte di due  lavoratori a poche ore di distanza in due diversi settori produttivi".

"Le continue richieste di avere una rigorosa attenzione alla applicazione delle norme che come sindacato avanziamo tutte le volte in relazione ai temi che riguardano la salute e la sicurezza, in particolare di insistere sulla formazione e sull’informazione, sono del tutto attuali e purtroppo si confermano disattese in parecchie situazioni".

"Continueremo a chiedere - scrive il leader sindacale - che le norme siano applicate dalle aziende e che anche le strutture che dovrebbero controllare la loro applicazione siano rinforzate in termine di organico, soprattutto nella nostra provincia, dove stanno coesistendo i problemi relativi alla salute e alla sicurezza relativi all'emergenza sanitaria con i problemi purtroppo ancora consistenti relativi alle attività produttive che sono confermati dai drammatici eventi delle ultime giornate".