“La Fiom ritiene indispensabile riaprire la vertenza Termini Imerese con la ricerca di nuovi investitori. Per quanto ci riguarda – hanno dichiarato Michele De Palma, responsabile del settore automotive per le tute blu Cgil, e Roberto Mastrosimone, segretario generale della Fiom Sicilia – ci sono forti dubbi e poche certezze riguardo l'attuazione del piano industriale di Blutec, azienda che dal 2014 ha avviato la reindustrializzazione del sito chiuso da Fiat”. Così i due sindacalisti commentano l’incontro che si è svolto oggi pomeriggio al ministero dello Sviluppo economico sul piano industriale per la Blutec di Termini Imerese, alla presenza del vicecapo di gabinetto del ministero Sorial, delle istituzioni locali, dei rappresentanti dell'azienda e delle organizzazioni sindacali nazionali e territoriali di Fim, Fiom e Uilm.

“Lo slittamento del progetto Doblò, l'attesa dell'assegnazione della gara per il veicolo delle Poste italiane, solo un 'gentleman agreement' per il progetto Ducato e operazioni difficilmente verificabili per i progetti per la 'spiaggina' e quelli con i partner cinesi non danno le certezze necessarie per il completo riassorbimento dei lavoratori”, insistono De Palma e Mastrosimone: “In tutto ciò non è assolutamente chiara l'assunzione di responsabilità di Fca oltre il Doblò e la mancanza di certezza sul Ducato, e su questo chiediamo al governo di fare una verifica con il gruppo. Governo a cui chiediamo di verificare anche le aziende cinesi per le partnership”.

“Inoltre – continuano De Palma e Mastrosimone – il vice capo di gabinetto ci ha comunicato che l'iter parlamentare del decreto sulla cassa, per garantire ai lavoratori sei mesi di cassa integrazione, si dovrebbe concludere entro fine marzo. Stando così le cose, però, non siamo convinti che alla scadenza degli ammortizzatori sociali l'azienda riuscirà a portare tutti i lavoratori in azienda, ma la preoccupazione maggiore è per i lavoratori dell'indotto che rischiano più di tutti la continuità di reddito. Blutec per le spettanze in sospeso per i lavoratori ha riconosciuto la necessità posta dalla Fiom di un piano di pagamenti che sarà oggetto dell'incontro di aprile. Positivo – concludono i due – che quello di oggi sia stato il primo incontro di quello che il governo ha indicato come 'tavolo permanente' su Termine Imerese”.