Nuovo tavolo, oggi, 28 marzo, al ministero dello Sviluppo economico per fare il punto sulle prospettive di reindustrializzazione della Bekaert di Figline Valdarno. La richiesta da parte dei sindacati è quella di avere chiarezza sul futuro della fabbrica e dei lavoratori, oltre all'attivazione della cassa integrazione, reintrodotta ma ancora non autorizzata dall'Inps, e dunque ancora non versata ai 252 lavoratori rimasti in forza allo stabilimento.

"Ci auguriamo che il governo proponga un piano di reindustrializzazione serio e concreto - afferma Daniele Calosi, della Fiom Cgil di Firenze - che preveda che tutti i lavoratori che sono rimasti ritrovino naturalmente occupazione nel processo di reindustrializzazione alle stesse condizioni economiche, normative, retributive e dei diritti".

Fim, Fiom, Uilm chiedono al Mise di valutare attentamente tutti gli interessamenti giunti al tavolo ministeriale, nessuno escluso, verificando la solidità finanziaria ed industriale dei soggetti che si sono fatti avanti. I sindacati vogliono precisare inoltre che le proposte di reindustrializzazione debbono arrivare al tavolo ministeriale in un tempo utile, e comunque entro il termine del 31/12/2019, ultimo giorno di validità della cassa integrazione, al fine di definire i percorsi di trasferimento di tutte le competenze.