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Ventisette lavoratori somministrati, per anni impiegati nella manutenzione della rete idrica di Palermo, sono fermi da giugno. La loro missione in Amap spa è scaduta e da allora nessuno li ha più richiamati. Uomini e donne che hanno garantito per due, tre, anche cinque anni la continuità di un servizio essenziale, inquadrati come operai gas acqua. Oggi attendono solo una risposta che non arriva.
Il silenzio dell’azienda
“Da cinque mesi non svolgono più il servizio per il quale i cittadini di Palermo pagano le tasse – denunciano Francesco Brugnone, segretario generale Nidil Cgil Palermo, e Calogero Guzzetta, segretario generale Filctem Cgil Palermo –. Nonostante le continue richieste di incontro, l’ultima inviata il 27 ottobre, né l’azienda partecipata né il Comune hanno dato riscontro”.
Tensione in aumento
Il clima, spiegano i sindacati, è ormai teso. “Questi lavoratori non rappresentano più una priorità per l’azienda – affermano Brugnone e Guzzetta –. Eppure per anni hanno garantito servizi fondamentali. È inaccettabile che oggi siano lasciati senza prospettiva, senza un piano di riassorbimento o stabilizzazione”.
L’ultima certezza: la disoccupazione
Filctem e Nidil annunciano che metteranno in campo tutte le azioni necessarie per tutelare i lavoratori. “L’unica certezza che hanno oggi – concludono – è il sussidio di disoccupazione che potranno chiedere a dicembre. Ma non è questo che vogliono: chiedono dignità e continuità occupazionale”.






















