Si è tenuta ieri, 21 marzo, in Confindustria la riunione richiesta dalle organizzazioni sindacali, compresa la Fiom, per affrontare la situazione dei 36 lavoratori della ex Business logistic dell’indotto Stellantis di Melfi.

 

“Al tavolo, pur riconoscendo che il problema deriva dalla riorganizzazione e dall’efficientamento che Stellantis continua a sviluppare, con un impatto molto pesante su tutta la filiera del sistema degli appalti di Melfi – afferma la segretaria generale Fiom Cgil Basilicata, Giorgia Calamita -, abbiamo chiesto all'azienda di garantire gli ammortizzatori sociali per i lavoratori che oggi si trovano fuori dalle attività produttive, a causa delle operazioni di insourcing che il gruppo sta portando avanti.

 

"Confermiamo la necessità – continua la dirigente sindacale - di aprire un confronto con Stellantis, perché ci sia un vero piano industriale che possa garantire la piena produttività e la tenuta occupazionale di tutta l'area. I ritardi rispetto agli investimenti e alla transizione non possono ricadere sulla testa dei lavoratori in termini occupazionale e salariali".

 

"Il silenzio e l'assenza di una politica industriale di questo governo non possono essere più tollerati. La situazione è critica e le famiglie hanno bisogno di certezze. Il governo – conclude la sindacalista - ponga un freno a queste operazioni di riorganizzazione di Stellantis, a tutela di tutti i lavoratori e le lavoratrici dello stabilimento e dell’indotto: è a rischio la tenuta sociale della Basilicata e dell’intero Mezzogiorno”.