“Due gravi incidenti sul lavoro in Basilicata a distanza di pochi giorni nelle prime settimane del 2023 è un segnale d’allarme che le istituzioni non possono ignorare. Dopo l’operaio di una ditta esterna rimasto ferito in una fabbrica dell’industria alimentare nell’area industriale di Melfi lo scorso 2 gennaio, oggi è toccato a un operaio di un cantiere edile a Rionero in Vulture, rimasto folgorato. Nell’attesa che la Procura faccia il suo lavoro d'indagine, è evidente che siamo di fronte a una situazione d'emergenza, che richiede interventi precisi e improrogabili”. È quanto afferma il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa.

“Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Inail, nel 2022 le denunce d'infortunio professionale sono state 652.002, con un incremento del 29,8% rispetto all’anno precedente, mentre le morti sul lavoro si sono verificate con una media di tre al giorno, 10 solo in Basilicata a novembre 2022. Un vero e proprio bollettino di guerra – denuncia il dirigente sindacale – rispetto al quale i governi nazionale e regionale continuano a tacere. La sicurezza sui luoghi di lavoro deve essere una delle priorità di questo Paese e della nostra Regione. Gli strumenti legislativi ci sono da anni e necessitano solo di essere attuati".

"Mi riferisco in particolare all’Osservatorio regionale su infortuni e malattie professionali, che da mesi chiediamo venga riattivato, dando così immediata attuazione alle disposizioni della legge regionale 27 del 18 dicembre 2007. Uno strumento concreto, che permetterebbe, da un lato, l’osservazione permanente del fenomeno degli infortuni sul lavoro e, dall’altro, una formazione diffusa e continua su rischi e misure atte a prevenire il fenomeno, coinvolgendo direttamente lavoratori, imprese e istituzioni", prosegue il sindacalista.

A livello nazionale, la Cgil chiede da tempo che venga introdotto un sistema di patente a punti e una legge che affronti il tema dell'appalto e del subappalto anche nel privato e non solo nel pubblico. "La mancanza di sicurezza nei luoghi lavoro sono uno dei mali del nostro tempo e va curato, combattuto. Non c’è altro tempo da perdere", conclude il leader della Cgil lucana.