Cosa è lo sciopero?
Lo sciopero è un'astensione collettiva dal lavoro, proclamata dai sindacati, in difesa dei diritti e degli interessi di lavoratrici e lavoratori. Si tratta di un diritto costituzionale, sancito dall'articolo 40 della nostra Carta, che si esercita nell’ambito delle leggi che lo regolano. Il diritto allo sciopero non può essere precluso o limitato, se non per quanto riguarda le modalità di erogazione dei servizi di pubblica utilità e dei servizi essenziali. 

Perché si fa sciopero?
Lo sciopero è una forma di autotutela collettiva di lavoratrici e lavoratori dipendenti ed è certamente lo strumento storicamente più importante e diffuso. Può essere utilizzato nei confronti del datore di lavoro o delle associazioni imprenditoriali, come nel caso degli scioperi indetti a sostegno dei rinnovi contrattuali. Ma può essere anche rivolto contro il governo o altre istituzioni, nel caso di scioperi con finalità economico sociali. O può essere più in generale finalizzato alla difesa e allo sviluppo dei diritti della classe lavoratrice. 

Come si partecipa allo sciopero?
Ogni lavoratrice e ogni lavoratore, anche se non iscritto a un sindacato, può aderire individualmente allo sciopero, semplicemente astenendosi dal lavoro per l'intero orario o per una parte di esso. Il dipendente non deve preventivamente comunicare la propria adesione all’azienda. 

Cosa può succedermi se aderisco a uno sciopero? 
Lo sciopero è un diritto costituzionale, intoccabile. Il datore di lavoro non può in alcun modo ostacolarlo o impedirlo, né tanto meno può licenziare o sanzionare il dipendente scioperante per essere stato assente dal lavoro. Tuttavia, la lavoratrice o il lavoratore che aderisce allo sciopero decide autonomamente di rinunciare alla retribuzione per le ore di astensione dal lavoro.