Questa mattina, 12 settembre, un operaio edile di 51 anni, di origine nordafricana è caduto da oltre 15 metri, mentre eseguiva un lavoro di tinteggiatura su fune sulla facciata di un condominio di via Losanna, a Milano. I traumi riportati dalla caduta sono risultati fatali.

“Nonostante tutte le manifestazioni unitarie intraprese per mantenere alta l’attenzione sul tema della sicurezza nei cantieri, quello di oggi è l’ennesimo infortunio mortale in edilizia”, afferma in una nota Riccardo Piacentini, segretario della Fillea Cgil Milano. 

“Lo scorso novembre, in zona piazzale Massari a Milano – ricorda la Fillea -, Efrem è stato colpito e sbalzato nel vuoto dalla trave che stava movimentando. A gennaio, Maurizio è stato ritrovato senza vita dai colleghi, in uno scantinato di un grosso cantiere di via Spinola. Sempre a inizio anno, in piazzale Loreto, Jaroslav ha perso la vita, mentre il suo giovane collega Milan ha subito gravi lesioni mentre montavano degli ascensori nell’edificio denominato Palazzo di Fuoco.”

Secondo le organizzazioni sindacali, questa lunga serie d'infortuni "evidenzia che non si stanno mettendo in atto tutte le necessarie misure di prevenzione, informazione, formazione e controllo. Sono necessari un ulteriore sforzo e impegno, anche in termini di risorse, per evitare che succedano ancora infortuni dove a fine giornata un lavoratore non torna a casa dai propri affetti”.

Per evitare che succedano ancora queste tragedie, continua la Fillea, non è più rinviabile, la patente a Punti, “che consentirebbe di selezionare, anche dal punto di vista degli investimenti in salute e sicurezza, le imprese sane e strutturate che rispettano le regole”. Le segreterie milanesi di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil esprimono tutto il loro cordoglio e la loro vicinanza alla famiglia della vittima e si rendono fin da ora disponibili per qualsiasi tipo di assistenza.