"Abbiamo apprezzato la forte presa di posizione della Regione Friuli Venezia Giulia nel condannare la decisione della multinazionale Wartsila di dismettere la produzione del sito triestino con la dichiarazione di 451 esuberi diretti più centinaia dell'indotto". A dirlo sono il segretario nazionale Fiom Cgil Luca Trevisan e il segretario generale Fiom Cgil Trieste Marco Relli: "Si tratta adesso di attivare rapidamente un tavolo governativo presso il ministero dello Sviluppo economico, alla presenza di Wartsila, per il ritiro della procedura di dismissione".

Per la Fiom il ritiro della procedura è "la premessa indispensabile per impedire il disimpegno della multinazionale nel Paese, la desertificazione industriale del sito triestino e i tagli all'occupazione. L'obiettivo è dare continuità alla produzione di motori per il settore navale e civile, salvaguardare l'occupazione diretta e dell'indotto, da praticare con ogni leva di politica industriale e con ogni strumento pubblico a disposizione del governo per contrastare l'annunciato scempio industriale del sito di Trieste, insieme all'indebolimento della filiera produttiva italiana in un settore, la cantieristica navale, che vede l'Italia primeggiare in Europa e nel mondo".