Stop al lavoro in agricoltura nelle ore calde della giornata. A chiederlo sono Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil della Campania, con una lettera indirizzata al presidente della Regione Vincenzo De Luca, sollecitando le istituzioni ad adottare un provvedimento che vieti alle aziende di far lavorare gli addetti agricoli, soprattutto impiegati in campi e serre, nelle ore con le temperature più elevate.

"L'aumento delle temperature e delle ondate di calore, sempre più frequenti anche nella nostra regione, hanno conseguenze importanti non soltanto per la salute dell'ambiente, ma anche per quella dei cittadini e dei lavoratori, vittime degli effetti diretti e indiretti della crisi climatica", spiegano - scrivono i segretari generali Bruno Ferraro (Fai Cisl), Giovanna Basile (Flai Cgil) ed Emilio Saggese (Uila Uil): "La prevenzione, a tutti i livelli, è senza alcun dubbio l'elemento chiave per contrastarne gli impatti, ma accanto a quello bisogna intervenire rimodulando gli orari di lavoro di chi opera nei settori più esposti come l'agricoltura, bloccando le lavorazioni nelle ore di punta".

I sindacati, dunque, ritengono che "un provvedimento regionale, in questo momento, non sia solo urgente, ma costituisca un atto di civiltà nei confronti di migliaia di lavoratori e lavoratrici essenziali", e auspicano che "la giunta regionale possa adottare un provvedimento in tal senso, non lasciando alle singole aziende la scelta o meno di tutelare lavoratori e lavoratrici dalle conseguenze delle ondate di calore che già stanno causando malori e incidenti mortali sul lavoro".