“Il governo deve dare risposte chiare ai problemi molto precisi che attanagliano questo Paese in questo momento. Molte persone in Italia, pur lavorando, non arrivano alla fine del mese. Questo è un tema preciso, e mi aspetto che s'intervenga in fretta. Noi, come sindacato, abbiamo avanzato già a maggio delle proposte concrete. C'erano degli extra-profitti da redistribuire, anche se l'esecutivo lo ha fatto solo per il 25%”. Lo ha detto oggi (8 luglio) Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, intervistato da Andrea Bignami di SkyTg24 nel corso del primo dei tre giorni di celebrazioni per il compleanno degli edili del sindacato di Corso d'Italia.

“Ci sono altre operazioni da fare nell'immediato – ha continuato Landini – bisogna ad esempio affrontare il livello di precarietà senza fine del mondo del lavoro italiano. Oggi lo dice anche l'Istat, non solo il sindacato. Bisogna poi intervenire anche sul rinnovo dei contratti”. Sul lungo periodo, la Cgil si aspetta poi di essere ascoltato prima che vengano effettuate delle scelte in legge di bilancio: “L'Italia ha bisogno di una riforma fiscale vera, e anche una riforma delle pensioni. Noi vogliamo una pensione di garanzia che riconosca anche i tempi di mancato lavoro, di formazione, così come le differenze tra i lavori e il lavoro di cura”.

Da affrontare poi per Landini ci sono il tema della sanità e quello della formazione. “I pensionati, i lavoratori e i giovani che noi rappresentiamo – ha concluso -, hanno però il diritto di essere ascoltati, a partire da oggi, non a ottobre quando verrà scritta la finanziaria”.

L'attualità è stata al centro anche del dibattito successivo, dal titolo “La ricostruzione di una sinistra del lavoro che cambia”. Presenti i ministri Andrea Orlando e Roberto Speranza, Luciana Castellina, Sergio Cofferati, e il segretario Fillea Alessandro Genovesi.

Nelle prossime settimane il governo dovrà emanare i decreti attuativi del nuovo codice degli appalti. “Tanto ci siamo battuti per difendere il codice e per migliorarlo: dalla congruità alla lotta al dumping contrattuale, dalla parità di trattamento e stesso contratto tra lavoratori in appalto e lavoratori in subappalto, fino alle clausole sociali obbligatorie e all'esclusione del costo della manodopera dai ribassi. Se i decreti non risponderanno ai principi e alle tutele della legge delega appena votata in Parlamento - ha intimato Genovesi, rivolgendosi proprio agli esponenti del governo presenti –, noi siamo pronti alla mobilitazione generale. Perché il Pnnr non può essere messo a terra sulla pelle dei lavoratori”. Un'ipotesi confermata anche da Landini.

Poi, sulle difficoltà della sinistra italiana nel rappresentare i cambiamenti in corso nel mondo del lavoro, Genovesi ha detto: “La crisi politica in cui siamo immersi rischia di esplodere di fronte alla grave crisi sociale che si annuncia. Per questo lanciamo a tutti i partiti e leader che vogliano cimentarsi a ricostruire un fronte politico e culturale, democratico e progressista una proposta secca: costituiscano un meccanismo di consultazione permanente con i sindacati più rappresentativi sui temi del lavoro, del welfare, dell'inclusione”. Una consultazione preventiva “ai programmi elettorali e alle stesse azioni politiche che i vari partiti portano avanti a tutti i livelli, nazionale e territoriale. Facciano cioè un atto di generosità politica aprendosi in modo organizzato al mondo del lavoro, dell'ambientalismo, dell'impegno sociale”.

Durante le celebrazioni presso l'aula magna del Dipartimento di Architettura di Roma 3, in mattinata, la Fillea ha anche presentato il libro 136 anni di battaglie di Marielisa Serone, che ne ha discusso con gli ex segretari del sindacato Carla Cantone, Franco Martini e Walter Schiavella, e con il presidente della Cmb di Carpi Carlo Zini e l'economista Emanuele Felice. “La Fillea è il sindacato più antico delle arti edili, e ha influenzato l'intera storia del lavoro italiano”, ha detto l'autrice. Per Carla Cantone, “la nostra è la storia di un'umanità particolare, che è difficile trovare fuori da qui. Ho imparato a fare la sindacalista con gli operai edili. Non è stato semplice, ma così ho scoperto la loro grande generosità”. “La Fillea, nel corso della sua storia, ha avuto un ruolo di laboratorio sulla cultura del lavoro per l'intero sindacato italiano. Dobbiamo fare in modo che la tradizione si trasformi ancora in innovazione”, ha detto Franco Martini.

Per Walter Schiavella, invece, “l'identità e l'originalità della Fillea la definiscono da sempre e ce la raccontano per quello che è anche oggi. È un'identità che ha saputo adeguarsi ai tempi, e che si trasferisce a tutti coloro che entrano in contatto con questa categoria. Noi che abbiamo avuto col sindacato degli edili restiamo per sempre edili”. “Bisogna difendere il sindacato, perché nelle costruzioni senza sindacato non ci sono diritti, e non c'è lavoro”, ha concluso Carlo Zini.

Nel corso della giornata, Mimmo Calopresti ha letto testi scelti da Cristo tra i Muratori” di Pietro Di Donato e Metello di Vasco Pratolini. Le celebrazioni per i 136 anni continuano per tutto il fine settimana, presso l'ex Mattatoio di Roma, con la mostra "Fillea: Ieri oggi domani", composta da due sezioni, arte e fotografia. Foto d'epoca, filmati, bandiere, documenti, quadri, attrezzature e mezzi: un racconto corale di 136 anni di battaglie del più grande sindacato italiano delle costruzioni. All'ingresso della mostra sarà esposta l'opera "Costruttori di pace", realizzata per l'occasione dal maestro Antonio Nocera.