“Chiediamo da tempo una riforma fiscale che rafforzi la progressività senza ridurre il gettito complessivo, senza diminuire le dotazioni necessarie a sostenere le prestazioni sociali, beni e servizi pubblici, investimenti pubblici. Condividiamo quindi quanto sostenuto dalla Commissione Europea nella sua relazione, ossia la necessità di ridurre il carico fiscale sui lavoratori e, aggiungiamo, anche sui pensionati”. Ad affermarlo, in una nota, la vice segretaria generale della Cgil Gianna Fracassi.

“Inoltre, riteniamo necessario un riequilibrio delle entrate - sottolinea Fracassi - affinché siano meno colpiti i lavoratori e i pensionati, specie con redditi medi e bassi, e maggiormente tassati la rendita improduttiva, i grandi patrimoni, gli extra profitti, le transazioni finanziarie”.

Per la dirigente sindacale discorso specifico va fatto per la revisione dei valori catastali. “Il loro aggiornamento - spiega - è innanzitutto un’operazione di giustizia per ridurre il peso fiscale su quelle famiglie che, oggi, possiedono immobili sovrastimati. Dalla revisione - aggiunge - non deve certo generarsi un aggravio per lavoratori e pensionati che possiedono esclusivamente la casa in cui vivono o immobili dal valore contenuto”.

“Agitare lo spettro di un incremento delle imposte sulla prima casa per delegittimare questa operazione di equità significa - conclude la vicesegretaria generale della Cgil - difendere lo status quo e voler tutelare soprattutto i possessori di grandi patrimoni immobiliari”.