“Una drammatica perdita di reddito, ma soprattutto uno schiaffo alle condizioni di lavoro di tutte quelle lavoratrici e di quei lavoratori che, ogni giorno, garantiscono la possibilità ai clienti dei punti vendita della Coop Lombardia, di fare acquisti in modo sicuro e ai lavoratori nei punti vendita di lavorare in un ambiente attento alla salute e alla sicurezza”. Così Filcams Cgil, Fisascat, Uiltucs della Lombardia riassumono le conseguenze della procedura di cambio d’appalto - terminato con un mancato accordo - che ha visto coinvolte le organizzazioni sindacali e la Idealservice Soc. Coop. società subentrante negli appalti di pulizie all’interno dei punti vendita a insegna Coop Lombardia.

“Nelle scorse settimane – raccontano le tre organizzazioni sindacali -, la Idealservice Soc. Coop. ha convocato le lavoratrici e i lavoratori proponendogli contratti con riduzioni orarie che superano anche il 45% rispetto al precedente orario di lavoro, arrivando in taluni casi a chiedere di sottoscrivere contratti al di sotto dell’orario minimo contrattuale di 14 ore settimanali. Lavoratrici e lavoratori, nonché le loro famiglie, si sono trovati così costretti a dover scegliere fra una retribuzione indegna e il nulla. Purtroppo, dobbiamo constatare, per l’ennesima volta, che le procedure di cambio d’appalto si trasformano sempre più spesso in occasioni per applicare risparmi che ricadono sempre sui lavoratori che si vedono ridurre pesantemente l’orario di lavoro e la possibilità di mantenere le proprie famiglie”.

Le strutture regionali di categoria si sono prontamente attivate sia con la società cooperativa Idealservice che con la committente Coop Lombardia per chiedere le motivazioni di questo drastico taglio, tipico risultato delle politiche del massimo ribasso dove si alleggeriscono i costi e salari mentre si aumentano i carichi di lavoro. “A fronte di questi tagli, ci domandiamo, anche in considerazione della fase pandemica ancora in corso, come Coop Lombardia possa mantenere la promessa fatta ai propri soci e clienti, di garantire idonee condizioni igienico-sanitarie dei vari punti vendita. Data la gravità della situazione, chiediamo nell'immediato che venga convocato un tavolo di confronto alla presenza della subentrante cooperativa Idealservice e della committenza Coop Lombardia, finalizzato al ripristino delle precedenti condizioni occupazionali e salariali, nonché al rispetto del contratto nazionale di settore delle pulizie”, proseguono i sindacati.

Le organizzazioni dei lavoratori rimarcano la necessità che Coop Lombardia, in qualità di committente, si faccia carico della difficile situazione occupazionale che il cambio appalto ha creato, soprattutto perché una politica del massimo ribasso come quella che sembra aver messo in atto Coop con l’affidamento ad Idealservice è in palese contrasto con la responsabilità sociale, di cui Coop ha sempre fatto un vanto, tanto da inserirlo nel suo codice etico. “In assenza di risposte - concludono -, valuteremo tutte le azioni sindacali e legali per garantire le condizioni di lavoro dignitose a quelle lavoratrici e a quei lavoratori che da anni, con la loro opera fondamentale, contribuiscono al funzionamento dei negozi Coop, garantendo alla clientela un luogo pulito in cui effettuare i propri acquisti”.