“L'impennata dei contagi degli ultimi giorni rappresenta un forte elemento di preoccupazione per il mondo del lavoro. In tutti i settori stiamo registrando un incremento di positivi. Per questo l'utilizzo del green pass non può rappresentare l'unica misura per garantire la sicurezza, occorre fare di tutto per evitare assembramenti che potrebbero moltiplicare il rischio di contagi”. A dichiararlo, in una nota, la Cgil Nazionale. 

Per il sindacato di Corso d’Italia “è fondamentale tornare a rafforzare nei luoghi di lavoro, attraverso anche il rinnovato coinvolgimento dei comitati aziendali, le misure di sicurezza, di sanificazione, di distanziamento, di tracciamento su cui purtroppo abbiamo riscontrato un calo di attenzione negli ultimi mesi”. 

Inoltre, aggiunge la Cgil “il governo, le Amministrazioni Pubbliche e le aziende devono favorire l'utilizzo dello smart working laddove possibile, evitando elementi di rigidità che in questa fase potrebbero peggiorare l’andamento dei contagi soprattutto negli spostamenti casa, lavoro”. Nella prima fase della pandemia, ricorda la Confederazione "il lavoro agile ha indubbiamente contribuito a contenere i contagi, ed oggi, anche sulla base di una nuova regolamentazione contrattuale, può tornare ad essere uno strumento efficace per frenare l'impennata di positivi. Impennata che, come diciamo da tempo, dovrebbe essere affrontata - conclude la Cgil - prevedendo l’obbligo vaccinale per tutti i cittadini”.