"La legge di bilancio 2022, ancora tutta in discussione e piena di incognite, lascia troppi vuoti per poter permettere alla Fp Cgil, alla Fns isl e alla Confsal di dire che il Corpo più amato dagli italiani, con l’87% di gradimento, verrà ripagato per la professionalità, la dedizione e la capacità dimostrata quotidianamente, nel corso delle attività di soccorso tecnico urgente e nelle grandi calamità, dalle donne e gli uomini che lo compongono".

Queste le parole del coordinatore nazionale Fp Cgil Mauro Giulianella, dei segretari generali Fns Cisl Massimo Vespia e Franco Giancarlo Confsal Vvf. “Mai come oggi è necessario che il governo sappia, che siamo pronti a scendere in piazza se non dovessero arrivare le risorse promesse per il rinnovo del contratto, aumentare i salari, migliorare le condizioni previdenziali del personale con l’accesso alla previdenza complementare e con i 6 scatti stipendiali, aggiornare le indennità notturne, festive e super festive, rivedere le tariffe dello straordinario e quelle della vigilanza, riconoscere una assicurazione INAIL contro gli infortuni e le malattie professionali e, non ultimo, creare opportunità occupazionali ai giovani potenziando il Corpo”.

Non ultimo perché, proprio su questo argomento, il Pd ha presentato l’emendamento a prima firma Malpezzi anziché creare opportunità occupazionali ai giovani e consentire lo sviluppo di carriera al personale del Corpo dei Vigili del fuoco, propone il richiamo in servizio dei pensionati. Una proposta inaccettabile che va assolutamente scongiurata e sulla quale l’ampia maggioranza sindacale, da noi rappresentata, ha espresso fortemente la sua contrarietà. 

I Vigili del fuoco hanno un’età media molto alta, tra i 45 e 47 anni, e hanno bisogno di un potenziamento nell’organico per raggiungere 40 mila unità operative e 5 mila nel ruolo tecnico professionale. "Rimaniamo quindi in attesa di avere urgenti rassicurazioni dal governo in legge di bilancio 2022 riguardo le risorse economiche promesse, - proseguono i sindacalisti - al contrario saremo pronti a mettere in campo ogni utile iniziativa di lotta già a partire dai primi giorni di gennaio, conflitto che, inevitabilmente, qualora non dovessero arrivare risposte, si acuirà nel proseguo della trattativa per il rinnovo del contratto ormai scaduto 2019 2021.