A tre anni di distanza dalla scadenza e dopo una lunga trattativa svolta nel corso di questi ultimi due anni è stato raggiunto oggi l’accordo per il rinnovo contrattuale dei lavoratori del settore artigiano metalmeccanico. Un rinnovo contrattuale che interessa oltre 500mila lavoratrici e lavoratori occupati in 130mila imprese del settore metalmeccanico, della installazione di impianti, delle aziende del settore orafo e odontotecnico e del restauro. Lo riferisce una nota della Fiom.

È stata una trattativa segnata dalla difficile situazione produttiva e dalle gravi difficoltà determinate dal Covid; in questa situazione le delegazioni trattanti di Fim, Fiom e Uilm hanno costruito le condizioni e individuato con le imprese del settore artigiano punti di convergenza che hanno reso possibile il rinnovo del contratto nazionale scaduto da dicembre 2018. 

L’Ipotesi di accordo introduce miglioramenti sul salario, sull’inquadramento e sul diritto alla formazione e prevede l’adeguamento sulle norme contrattuali del mercato del lavoro. Di seguito in sintesi i contenuti dell’intesa

Decorrenza e durata - il Ccnl entra in vigore dalla data odierna fino al 31 dicembre 2022.

Salario – incremento a regime del 5% dei minimi contrattuali pari a un incremento di 67 euro al 5° livello, di 69,50 euro al 4° livello e di 73,81 al 3 livello; erogato in tre tranche a gennaio, maggio e dicembre; un incremento del 5% delle indennità di trasferta e reperibilità, una “una tantum” uguale per tutti a copertura del periodo pregresso non coperto dagli incrementi pari a euro 130 erogata in due tranche di 70 euro a marzo e di 60 euro a luglio 2022. 

Inquadramento – il riconoscimento di un nuovo criterio di professionalità, individuando le competenze trasversali quali la polivalenza e la professionalità; l’individuazione di profili professionali facendo riferimento anche a quanto definito nei piani formativi settoriali assegnando il compito di scrivere i nuovi profili, in sede di stesura del testo contrattuale, ad una commissione paritetica. 

Diritto alla formazione - diritto a 8 ore retribuite in orario di lavoro per permettere ai lavoratori di partecipare a corsi di alfabetizzazione digitale. 

Campo di applicazione – inclusione del settore del restauro artistico, oggi privo di copertura. Nei prossimi giorni si definirà il percorso democratico per la validazione dell’ipotesi di accordo.