“Una firma importante, attesa da 9 anni dalle oltre 60.000 lavoratrici e lavoratori del comparto forestale”. Così il segretario generale della Flai Cgil Giovanni Mininni commenta l'accordo raggiunto nella giornata di ieri (9 dicembre) che ha sancito un rinnovo attesissimo e unico nel suo genere perché sottoscritto sia da aziende private e cooperative che da amministrazioni pubbliche. 

"Il contratto - spiega una nota sindacale -  è stato profondamente rinnovato nella parte normativa a partire dalla vigenza, portata a quattro anni, con scadenza quindi al 31 dicembre 2024, un adeguamento delle parti relative ai contratti a tempo determinato, all’apprendistato e alla sicurezza sul lavoro anche in relazione alle modifiche normative intercorse dall’ultimo rinnovo. Definite poi in modo più ampio le causali relative al lavoro stagionale e riallineate le ore di permesso in modo più equilibrato tra operai e impiegati"

A illustrare  i punti qualificanti dell'intesa è lo stesso Mininni ricordando "l’inserimento di due nuovi articoli su ferie solidali e aiuto alle lavoratrici vittime di violenza di genere. Il rinnovo prevede un aumento di 100 € sia per impiegati che operai al II livello, riparametrato per gli altri livelli contrattuali, erogato in due tranches di 50 € ciascuna”.

Oltre alla parte normativa nel testo si affrontano anche le prossime sfide che investiranno il settore: dai processi di transizione ambientale allo sviluppo delle aree interne, dalla difesa del territorio alla prevenzione e contrasto degli incendi boschivi.

“Riteniamo - conclude Mininni – che il rinnovo siglato oggi sia un ottimo risultato, raggiunto dopo una lunghissima trattativa, che dà risposte concrete alle lavoratrici e lavoratori su occupazione, salario, formazione e tutele e sarà un utile strumento per favorire l’applicazione del Testo Unico sulla forestazione che, speriamo a breve, riuscirà a vedere approvati i decreti attuativi. Consentirà, pertanto, la trasformazione della forestazione in un settore produttivo e perciò aiuterà a valorizzare un comparto strategico per la transizione ecologica e la prevenzione del dissesto idrogeologico”.