Milano
Isagro, procedura di licenziamento per 73 dipendenti

Filctem-Femca: ""Siamo di fronte a un'imponente operazione di ristrutturazione di un gruppo che non sta seguendo logiche d'integrazione con una nuova società, ma va a cancellare un importante livello di competenze e professionalità, portando all'estero funzioni amministrative e asset e colpendo livelli produttivi e di ricerca. Assistiamo a scelte scellerate di aziende che dicono di voler investire e sviluppare le società che acquisiscono, ma che iniziano proprio dall'impoverirle, ridimensionandole secondo tristi logiche di profitto"
Isagro, nota società che opera nel settore degli agrofarmaci, ha avviato una procedura di licenziamento collettivo per 73 addetti (di cui 12 dirigenti) su 232 dipendenti.La procedura è stata presentata come progetto indifferibile per risanare Isagro dopo l’acquisizione da parte del gruppo americano Gowan. Pesantissima la situazione per la sede amministrativa di Milano, dove vengono smembrate e trasferite quasi tutte le attività con 43 posizioni da cancellare. Anche nei siti produttivi di Aprilia, Bussi, Adria, Galliera e nel Centro ricerche e sviluppo di Novara sono state individuate posizioni in esubero.
"Siamo di fronte a un'imponente operazione di ristrutturazione e ridimensionamento di un gruppo che non sta seguendo logiche d'integrazione con una nuova società, ma va a cancellare un importante livello di competenze e professionalità, portando all’estero funzioni amministrative ed asset e lo fa anche colpendo livelli produttivi e di ricerca. Assistiamo ancora una volta a scelte scellerate di aziende che dicono di voler investire e sviluppare le aziende che acquisiscono, ma che iniziano proprio dall’impoverirle, ridimensionandole secondo tristi logiche di profitto", spiegano in un comunicato congiunto Filctem Cgil e Femca Cisl di Milano.
Le organizzazioni sindacali. hanno richiesto "il ritiro della procedura di licenziamento per iniziare un confronto (che finora è mancato) sul piano industriale, ma l’azienda ha già dato risposta negativa. Ora serve una profonda riflessione da parte di Isagro sui tempi e su una radicale modifica del piano, perché si possa costruire un confronto che attenui il più possibile l’impatto sui lavoratori. Come prima azione si ritengono sospese le relazioni sindacali e si dichiara stato di agitazione dei lavoratori e delle lavoratrici, da tradurre in forme di lotta se non ci saranno risposte soddisfacenti alle richieste del tavolo sindacale a partire dal prossimo incontro", concludono le due sigle di categoria.