“Il 15 ottobre sarà sciopero nazionale di tutti i dipendenti della azienda chimico farmaceutica. Questo è dovuto alla decisione di implementare la tecnologia digitale e licenziare i lavoratori. È questa la ricetta proposta dal management della Air Liquide”. Lo affermano le segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil dopo l’annuncio dei licenziamenti da parte dell’azienda nei siti di Pomezia e di Milano.

“Di fatto – insistono i sindacati -, chiudendo i magazzini italiani ed esternalizzando l'attività di logistica ad una società privata che la gestirà dalla Francia, l’azienda continua a tagliare i comparti in Italia, questo dopo aver già l'accentrato l'attività finanziaria a Lisbona in Portogallo. È inaccettabile”.

“I lavoratori licenziati hanno ricevuto encomi aziendali nei mesi scorsi per non avere mai fatto mancare l'ossigeno nelle strutture ospedaliere, soprattutto per salvare la vita ai malati Covid. L’azienda, per tutta risposta, ha deciso invece di esternalizzare tagliando un ramo essenziale per la produzione e lo stoccaggio dell’ossigeno nel nostro paese. Un requisito che è risultato essenziale nella fase pandemica”.