"In questi giorni è diventata drammatica la situazione dei lavoratori che operano nel sistema Mose, in particolare i lavoratori di Comar, di Tethis e del Consorzio Venezia nuova. A seguito della apertura della procedura per il concordato fallimentare, ai lavoratori di Comar è stato annunciato il mancato pagamento dello stipendio relativo al mese di luglio senza alcuna indicazione per gli stipendi futuri. Ai lavoratori di tutte tre le aziende è stato altresì anticipato l’attivazione della cassa integrazione, per molti già a partire dal 23 agosto. Ai di là delle inaccettabili ricadute sui lavoratori, questo vuole altresì dire il blocco totale del completamento dei lavori del Mose, nonché la mancanza dei controlli sull’inquinamento della laguna di Venezia. Cresce, inoltre, il rischio che vengano meno le condizioni, all’avvicinarsi dell’autunno, per la alzata in sicurezza delle paratoie con gli immaginabili quanto inaccettabili pericoli per la città. I lavoratori, la città di Venezia e la sua laguna rischiano quindi di pagare per responsabilità che vanno addebitate a chi ha gestito negli anni scorsi le aziende e a chi non è intervenuto in tempo per risolvere i problemi che si stavano delineando". Così  in un comunicato Cgil, Cisl e Uil Venezia.

"Abbiamo quindi deciso di proclamare lo stato di agitazione dei lavoratori delle tre aziende, preannunciando che il 24 agosto sarà convocata un'assemblea dei lavoratori per decidere una serie di iniziative di mobilitazione anche eclatanti che facciano comprendere alle istituzioni quanto grave sia la situazione. Rivendichiamo con forza la convocazione del tavolo permanente presso la Prefettura per analizzare e trovare la soluzione ai problemi esistenti. Per la salvaguardia del tema occupazionale, abbiamo altresì richiesto con urgenza la convocazione di un tavolo presso la Regione del Veneto. Tavolo che è stato rapidamente convocato per il prossimo giovedì 12 agosto. È evidente che non si possono più rinviare le soluzioni ai problemi esistenti, compresa la costituzione dell’Autorità per la salvaguardia della laguna, per cui vi deve essere una risposta in tempi estremamente rapidi anche da parte del Governo nazionale. È quindi nostra intenzione coinvolgere direttamente nel confronto i ministeri competenti", concludono i confederali provinciali.