Si fermano giovedì 22 luglio per sei ore i lavoratori delle Stazioni marittime di Genova. A motivare la protesta, indetta da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti territoriali, la “distanza delle rispettive posizioni riguardo gli accordi sottoscritti non rispettati dall’azienda e la comunicazione della stessa di non prorogarne la validità”. I turnisti incroceranno le braccia le prime tre ore del turno primo e le prime tre ore del turno secondo, mentre i non turnisti si fermeranno dalle ore 8 alle 11.

I sindacati rilevano che “i lavoratori hanno pagato carissima la crisi del settore legata al Covid-19 e hanno accettato la sospensione delle erogazioni previste e non ancora onorate dall’azienda. Inoltre, per tutto questo lungo periodo la cassa integrazione non è mai stata integrata (unico caso in porto). Nonostante tutto, con grande senso di responsabilità i dipendenti hanno continuato e continuano a garantire la massima disponibilità”.

Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti evidenziano, però, che “il perdurare dei gravi problemi di cui sopra, si rende necessaria l’apertura immediata dello stato di agitazione, con blocco delle prestazioni straordinarie già pianificate, compresi gli ‘anticipi’ (saranno comunque garantite tutte le prestazioni in prolungamento legate alla sicurezza o che coinvolgano i diritti delle persone costituzionalmente tutelate) e conseguente proclamazione dello sciopero”.