Lo descrivono come uno dei rider più attivi sulla piazza di Ferrara. Un ragazzo di 23 anni, originario del Pakistan che riusciva a portare a termine centinaia di consegne al mese. Lavora per Deliveroo ormai da tre anni ma martedì scorso ha avuto un incidente proprio mentre stava effettuando una consegna. È caduto dalla bicicletta e ha urtato con violenza il manubrio. Così forte che, sebbene dimesso dopo le prime visite, la notte è stato ricoverato d'urgenza per lacerazioni intestinali. L'hanno dovuto operare due volte e ora e in coma nell'ospedale di Cona. I medici definiscono le sue condizioni critiche. 

Intanto è la fidanzata che cerca di sbrigare le pratiche. Dall'esterno dell'ospedale perché per via delle restrizioni anticovid dentro lei non può entrare. Ha cercato così di contattare ripetutamente Deliveroo ma prima non ha ricevuto risposte, poi messaggi automatici infine dalla Romania le è stato detto che senza numero identificativo non si può aprire una pratica per infortunio sul lavoro. Peccato che il cellulare sia vicino a quel letto d'ospedale e solo il ragazzo in coma può avervi accesso. Così ancora per l'app non è accaduto nulla. Nessun aiuto. Nessuna umanità. E la vita di un ragazzo di 23 anni, l'ennesimo, resta appesa a un filo per una consegna che gli avrebbe fatto guadagnare 6 euro.