Promuovere lo sviluppo dei workers buyout. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato tra Cgil Roma e Lazio, Cisl Lazio, Uil Lazio e Cfi – cooperazione finanza impresa scpa. Si tratta di uno strumento utile che parte dalla comune volontà di attivare iniziative congiunte per la promozione dei workers buyout attraverso il monitoraggio delle situazioni di crisi aziendali. L’accordo prevede un sostegno al modello d’impresa cooperativa e alla autoimprenditorialità dei lavoratori nella cooperazione.

“Con la pandemia in corso, che ha creato una crisi economica, sociale e occupazionale senza precedenti - si legge in una nota dei sindacati firmatari - questo accordo vuole essere un contributo concreto e una opportunità per i lavoratori e le imprese. Vogliamo preservare il patrimonio aziendale, impedire la perdita del know-how tecnico e produttivo e mantenere i livelli occupazionali. Con questa operazione si limita anche il ricorso agli ammortizzatori sociali e si salvaguardano le entrate derivanti da imposte e contributi. L’accordo è importante perché, quando tutte le misure straordinarie di sostegno all’economia saranno esaurite, potrebbe impedire la crisi delle Pmi, la conseguente caduta occupazionale e un impoverimento del tessuto imprenditoriale della Regione Lazio”.

Per contrastare questo scenario, la Regione ha istituito un fondo rotativo finalizzato a sostenere l’acquisizione, in forma di affitto o acquisto di un’azienda o ramo di azienda in crisi da parte dei dipendenti dell’impresa organizzati in forma cooperativa. Cgil Roma e Lazio, Cisl Lazio, Uil Lazio “con la sottoscrizione di questo accordo intendono rafforzare il sistema di relazioni sindacali per contribuire a tradurre la ripresa in crescita economica, per favorire la salvaguardia dell’occupazione e la nascita di nuove imprese che vedano le lavoratrici e i lavoratori protagonisti".

L’accordo prevede lo sviluppo di attività comuni di promozione e informazione dei lavoratori potenzialmente interessati ad esperienze di Wbo, il rafforzamento di un’azione comune di sostegno all’acquisizione e al rilancio di aziende in crisi da parte dei lavoratori, far conoscere la misura agevolativa creata con il fondo workers buy out, condividere e promuovere iniziative per intercettare sul territorio i potenziali soggetti interessati.

“Stiamo cercando soluzioni alla crisi per rimettere al centro di tutto il lavoro ma soprattutto i lavoratori e le lavoratrici che sono stati tra i protagonisti involontari di questa crisi”, concludono i sindacati.