Come Consulta giuridica abbiamo pensato utile tradurre dall'inglese due articoli usciti sulla stampa britannica, relativi ad aspetti ancora poco indagati dell'accordo commerciale e di cooperazione post-Brexit (Trade and Cooperation Agreement): il loro impatto sui diritti di chi lavora. Gli autori sono i giuristi N. Countouris, K. Ewing e J. Hendy, membri dell'Institute of Employment Rights, un think tank vicino alla confederazione Tuc con il quale la Consulta giuridica ha attivato una proficua collaborazione.

Il primo articolo è stato pubblicato con il titolo The Brexit agreement and workers’ rights sul quotidiano britannico Morning Star del 30 dicembre 2020 (qui l'originale). Gli autori forniscono il loro punto di vista sulle implicazioni dell'accordo sulla Brexit per il movimento dei lavoratori.

Il secondo articolo è stato pubblicato con il titolo The Brexit deal and the International Labour Organisation Conventions sul Morning Star del 31 dicembre 2020 (qui l'originale). Lungi dal costituire un motivo di ottimismo, l'impegno previsto nell'accordo post-Brexit di lavorare nel rispetto delle norme dell'Oil non appare veritiero, sostengono gli autori. 

Si ringrazia Andrea Allamprese, Silvia Borelli e Sofia Gualandi che hanno curato la traduzione.

Lorenzo Fassina è responsabile Consulta giuridica e Ufficio giuridico e vertenze Cgil