L’allarme era già rosso e i dati dell’Istat che riguardano il Friuli Venezia Giulia – non fanno che confermarlo. Evidenziando, fortunatamente, una tenuta occupazionale che a Nordest e in regione appare leggermente migliore rispetto al dato complessivo dell’Italia. "Quello che preme maggiormente rilevare –segnalano però i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil regionali Giulia Villiam Pezzetta, Alberto Monticco e Giacinto Menis – è da un lato il ruolo fondamentale degli ammortizzatori speciali per Covid nel limitare l’impatto occupazionale rispetto al drastico calo delle ore lavorate, che a livello nazionale è del 20% su base tendenziale rispetto al 2019, dall’altro che un numero ancora molto elevato di lavoratori dipendenti in cassa integrazione sta subendo un forte calo reddituale e che per molti settori la ripartenza si annuncia ancora molto difficile. Da qui l’esigenza di un impegno straordinario, a livello nazionale come su scala regionale, per definire politiche industriali capaci di rilanciare gli investimenti pubblici e privati sui settori strategici per sostenere una ripresa economica e occupazionale tuttora fortemente condizionata dall’emergenza sanitaria".

Di tutto questo, anticipano Pezzetta, Monticco e Menis, si parlerà venerdì prossimo, 18 settembre, nel corso dell’attivo regionale unitario dei quadri e dei delegati convocato per le 9.30 a Trieste, nella sala 3 del Molo IV, alla presenza di Roberto Ghiselli, segretario confederale della Cgil nazionale. L’iniziativa si colloca nell’ambito della mobilitazione nazionale lanciata da Cgil-Cisl-Uil con lo slogan “Ripartire dal lavoro”.