I contagi dei lavoratori alla Fca di Melfi dovevano essere evitati. Lo afferma il segretario generale Cgil Basilicata Angelo Summa, tornando sull’aumento dei casi di Covid in Basilicata invitando il sistema sanitario locale a fare di più. “Anche se la situazione in Basilicata continua a non essere tra le più allarmanti, occorre attivare da subito un programma di monitoraggio di tutta la popolazione – aggiunge - coinvolgendo i medici di medicina generale in stretta sinergia con le aziende sanitarie, a partire da un programma capillare di test sierologici e aumentando il numero dei tamponi, specie nei luoghi sensibili come fabbriche, uffici pubblici, scuole".

"Occorre da subito dotarsi di un piano di intervento - continua - se non vogliamo trovarci impreparati a un ritorno della pandemia. Il rischio è alle porte con l’imminente apertura della scuola e c’è l’incognita trasporti che non è di poco conto. Come Cgil torniamo a chiedere modalità di accesso ai tamponi più veloci e automatizzate. Va garantito un numero di processazione dei tamponi adeguato alla nuova fase e va garantita la funzionalità dei centri prelievo. È necessario oggi più che mai – conclude Summa - fortificare il sistema di prevenzione nella sanità pubblica, che a tutt’oggi si mostra ancora inadeguata. Quanto si è verificato alla Fca di Melfi può ripetersi in altri grandi siti industriali, pensiamo ai Centro Oli, per esempio, o ancora ai trasporti. Si tutelino i lavoratori e la comunità tutta, sia garantito il diritto alla salute dei lucani”