Raggiunta l’intesa tra sindacati e Carrefour Italia sul ricorso alla cassa integrazione in deroga (cigd) per la causale “emergenza Covid-19”. L’ammortizzatore sociale in deroga coinvolgerà complessivamente 4.422 dipendenti del canale iper in Lombardia, Piemonte, Valle D’Aosta, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Sardegna fino a un massimo di 13 settimane. Verrà osservato il principio della rotazione del personale, in considerazione del “criterio della fungibilità di mansioni e competenze e delle specifiche necessità familiari connesse alla custodia dei figli minori e di altre situazioni familiari di particolare disagio”.

La riduzione oraria non potrà essere superiore al 50 per cento dell’orario contrattuale individuale su base settimanale e avverrà per giornata intera, anche se potranno essere previste diverse modalità organizzative a livello di singolo ipermercato. Carrefour integrerà “il trattamento di cassa integrazione fino alla concorrenza del 100 per cento della retribuzione lorda mensile, riconoscendo l’integrale maturazione dei ratei di 13°, 14°, ferie, piani individuali di risparmio e Tfr durante l’intero periodo di sospensione. La retribuzione e la relativa copertura contributiva per il periodo di sospensione saranno garantiti anche in caso di mancato accoglimento dell’istanza di cigd”.

Entro il 20 giugno prossimo a ogni lavoratore verrà concessa, previa richiesta, un’anticipazione della tredicesima mensilità equivalente a un numero di ratei sufficiente a coprire totalmente la ritardata corresponsione dell’indennità della cassa integrazione in deroga. “L’azienda – precisa il comunicato – si è resa disponibile a erogare un prestito non oneroso a chi ne dovesse fare richiesta sulla base di particolari situazioni di disagio e di incapienza della tredicesima”.

A livello territoriale e di singolo punto vendita saranno attivati confronti con i sindacati locali e le rappresentanze Rsa e Rsu sulla verifica dell’applicazione dell’intesa. A livello nazionale ci si incontrerà entro la fine del mese di giugno al fine di valutare l’andamento della cassa integrazione in deroga. “Entro il mese di settembre – conclude la nota – si aprirà il confronto in ordine a piano e strategie commerciali e investimenti della multinazionale francese in Italia”.