Samuele è uno degli otto operai lasciati a casa al petrolchimico di Priolo, nel siracusano, perché la giungla degli appalti è sempre giungla anche ai tempi del Coronavirus. Dopo aver battuto in ritirata senza dare spiegazioni, la nuova ditta mente e offende: gli operai non vanno assunti perché hanno minacciato il resto del personale. Le lacrime e la rabbia di chi non si arrende. Da vedere fino alla fine.