Una delegazione guidata dai segretari confederali della Cgil, Emilio Miceli, della Cisl, Andrea Cuccello, e dal segretario generale aggiunto della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ha partecipato oggi a un incontro convocato e organizzato dal coordinatore nazionale di Forza Italia, Mara Carfagna, e dalla responsabile del dipartimento lavoro e politiche sociali e sindacali di Forza Italia, Renata Polverini. Al centro del confronto, in particolare, il tema delle vertenze industriali.

“Abbiamo ringraziato le due esponenti politiche per la loro disponibilità e attenzione – hanno dichiarato Miceli, Cuccello e Bombardieri – e abbiamo illustrato la preoccupante situazione in cui versano importanti realtà industriali, in molte parti del nostro Paese, a cominciare da alcune aree del Mezzogiorno. I numeri che a noi risultano, rispetto ai tavoli aperti al Mise, al mese di giugno 2019, sono 160, con circa 300 mila lavoratori coinvolti, oltre venti i gruppi industriali in amministrazione straordinaria, e alcune crisi che sembravano essere state risolte, invece, sono tornate prepotentemente alla ribalta e rischiamo di riaprirsi".

"Le crisi industriali – hanno sottolineato i tre dirigenti sindacali – devono essere affrontate puntando su politiche di sviluppo e su politiche industriali, strutturate e fondate su un’idea del Paese che sappia effettivamente valorizzare il lavoro. Questo è un progetto di lungo respiro che richiede un approccio condiviso di tutti i soggetti istituzionali e di tutte le parti sociali e che va oltre le contingenze e le dialettiche partitiche. Ma è l’unica strada da seguire per disegnare una prospettiva vera e concreta di ripresa e di crescita, nell’interesse del Paese".

"Intanto – hanno proseguito i sindacalisti –, per gestire e ridurre le pesanti ricadute sul territorio delle tante crisi industriali, è necessario, nell’immediato, offrire maggiori garanzie sul fronte degli ammortizzatori sociali che, dopo la recente riforma, non danno più le stesse certezze e generano ulteriori tensioni sociali. Su questi aspetti e sulle altre questioni dell’attuale dibattito economico, sociale e sindacale, abbiamo espresso la nostra disponibilità a proseguire nel confronto, mettendo sul tavolo le nostre proposte, contenute nella piattaforma unitaria, chiedendo che diventino oggetto anche del dibattito parlamentare”.