Domani Primo Maggio alle ore 9, a Borgo Mezzanone, verrà avviato il percorso per l’apertura di una nuova Camera del lavoro della Cgil di Foggia, insieme alla Flai, che fornirà accoglienza e tutela ai migranti e a tutti i lavoratori italiani e stranieri che si rivolgeranno ai nostri operatori. La Camera del lavoro sarà dedicata a Samara Saho, lavoratore del Ghana, morto nell’incendio del campo, l’ultimo, in ordine temporale, di una lunga serie di roghi. All’interno della Camera del lavoro di Foggia, la Flai di Capitanata.

“Il caporalato non è una invenzione del sindacato – dice il segretario generale Cgil Puglia Pino Gesmundo –. Ci sono forme di sfruttamento e schiavismo certificate anche dai fatti di cronaca, come gli ultimi arresti di quattro persone a Castellaneta ritenute responsabili di intermediazione illecita, sfruttamento del lavoro e detenzione illegale di armi. Assistiamo di continuo ad eventi di questo tipo che smentiscono le imprese agricole che chiedono di abrogare la legge contro il caporalato, spalleggiati dal governo, lamentando un’inesistente militarizzazione delle campagne quando gli unici a praticare violenze e detenere armi sono gli stessi padroni e sfruttatori di braccianti inermi”.

“La nostra Europa: lavoro, diritti, stato sociale”. Sono le parole d’ordine che Cgil, Cisl e Uil hanno scelto quest’anno per celebrare la Festa dei lavoratori. Un’Europa irriconoscibile se la si guarda dalle campagne di Borgo Mezzanone, dall’insediamento spontaneo sorto a 10 chilometri da Foggia, in territorio di Manfredonia, che accoglie migliaia di lavoratori stranieri, quasi tutti dell’Africa centrale subsahariana.

“Condizioni di vita insostenibili, case di legno e lamiere, senza acqua potabile, dove i bracieri sono gli unici mezzi per riscaldarsi e purtroppo accade che causano incendi devastanti, che distruggono i pochi averi di questi lavoratori e causano morte. Una vittima, Bakary Secka, a novembre, un’altra pochi giorni fa, Samara Saho, a ridosso della Festa della Liberazione. Tutto questo non deve essere più consentito, bisogna trovare soluzioni dignitose nel rispetto delle leggi e dei diritti”, aggiunge Gesmundo.

Proprio per questo, per denunciare il modo in cui vivono uomini e donne che sono impegnati a fare dell’agricoltura il primo settore economico della Capitanata, domani Primo Maggio alle ore 9, il segretario generale della Cgil Puglia Pino Gesmundo e il segretario generale Cgil Foggia Maurizio Carmeno, insieme ai segretari generali e regionale di Flai Puglia e Capitanata, Antonio Gagliardi, Daniele Iacovelli, Azmi Jarjawi – oltre ad attivare la nuova Camera del lavoro mobile –, deporranno una corona di fiori a Borgo Mezzanone in memoria delle due vittime e per ribadire che tutto questo deve cessare. Accoglienza, trasporti, contratti devono essere garantiti con una supervisione del pubblico per togliere potere ricattatorio a caporali e criminalità, che pure sull’accoglienza specula e impoverisce. Perché tutto questo nel cuore dell’Europa che vogliamo costruire non può più essere.