“Dopo quasi un mese di blocco totale della E45, la parziale riapertura al traffico leggero affievolisce, ma non rimuove i pesantissimi disagi economici e sociali che stanno colpendo le imprese, i lavoratori ed i cittadini dei territori interessati”. È quanto dichiarano i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil Tania ScacchettiLuigi Sbarra e Ivana Veronese.

“Il lungo blocco e l’attuale limitazione della circolazione stanno determinando - spiegano i tre dirigenti sindacali - una forte diminuzione delle attività. Le imprese di servizi e di ristorazione, quelle dei trasporti e tutte le aziende e le comunità locali sono fortemente penalizzati da un’importante riduzione del fatturato e dalla mancanza di adeguati strumenti di sostegno al reddito per i lavoratori. La gran parte dei lavoratori e delle lavoratrici colpiti da questa crisi - aggiungono - sono dipendenti di piccole e piccolissime aziende e non hanno accesso agli ordinari strumenti di sostegno al reddito e rischiano seriamente di perdere il proprio posto di lavoro”.

“Per queste ragioni - proseguono Scacchetti, Sbarra, Veronese - chiediamo al Ministro Di Maio l’apertura di un tavolo di confronto che coinvolga i rappresentanti delle Regioni con l’obiettivo di mettere in campo specifiche misure di sostegno al reddito che permettano alle imprese e ai lavoratori di poter affrontare i tempi necessari al completo ripristino della circolazione salvaguardando l’occupazione e i salari”. “Nello specifico - concludono - chiediamo una misura ad hoc, simile a quella che è stata trovata per i lavoratori colpiti dalla tragedia del crollo del ponte Morandi a Genova, che ha istituito un’indennità in grado di garantire a tutti i lavoratori dei territori interessati un sostegno al reddito”.