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Il ministro Fioramonti ha accolto il parere negativo del Cspi (il Consiglio superiore della pubblica amministrazione) sul decreto che avrebbe anticipato l'avvio sperimentale dell'insegnamento dell'educazione civica a partire dall'anno scolastico appena avviato.
Positivo il giudizio della Flc: "Siamo stati i primi a denunciare il tentativo del precedente ministro di accelerare i tempi, ritenendo indispensabile concedere alle scuole il tempo necessario per una progettazione organica e coerente e consentire di migliorare e arricchire il provvedimento, con risposte concrete alle difficoltà di applicazione e ai tanti nodi irrisolti rilevati nel testo di legge".
Il parere negativo e pressoché unanime del Cspi, insomma, massimo organo di rappresentanza nel sistema di istruzione, ha confermato la preoccupazione che un avvio prematuro potesse compromettere la qualità e il significato del provvedimento.
Nell’accogliere le osservazioni del Consiglio, il ministro ha annunciato l'intenzione di intraprendere da subito un confronto con il mondo della scuola per avviare una seria programmazione e preparare in modo efficace le istituzioni scolastiche all’introduzione dell'educazione civica nel settembre 2020, come previsto dalla legge, stanziando fondi aggiuntivi in legge di Bilancio
"È un buon inizio, che va nella giusta direzione, che è quella di dare ruolo e voce alla scuola italiana contro coloro che vorrebbero tagliarla fuori da ogni decisione che la riguarda e che richiede investimenti in termini di progettazione, professionalità, carichi di lavoro", conclude la nota.