L’idea non è certo nuova, era stata già introdotta nel 2002 dall’allora ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi per riformare il codice della strada. I risultati di quella intuizione, tra l’altro, sono tuttora oggetto di un’accesa discussione, ma il modello della patente a punti è comunque tornato prepotentemente di moda. Stavolta, però, in un contesto decisamente inaspettato: l’immigrazione. Il “permesso di soggiorno a punti” è stato ufficialmente presentato ieri al Senato durante una conferenza stampa della Lega Nord, come parte integrante di un pacchetto di proposte migliorative per il disegno di legge sulla sicurezza attualmente in discussione a Palazzo Madama.

Il Carroccio ha dunque messo a punto un meccanismo analogo a quello della patente a punti, che prevede per gli immigrati regolari la concessione di 10 crediti che saranno decurtati in caso di violazione della legge, fino ad arrivare alla revoca del documento e all'espulsione. Al contrario, secondo il progetto, gli immigrati che dovessero dimostrare di rispettare la legge potranno anche incrementare il punteggio assegnato. Allo straniero che vuole ottenere o conservare il permesso di soggiorno viene chiesto, oltre al rispetto delle leggi, la conoscenza della lingua e in generale un buon livello di integrazione sociale. Un’idea piuttosto originale, insomma, che spicca decisamente all’interno dell’ampio ventaglio di proposte emendative che non vanno troppo per il sottile, e che stanno già scatenando una buriana di polemiche.

Il principio che ispira il pacchetto di emendamenti, definito “Sicuri a casa propria” è stato chiarito dal presidente del senatori leghisti Federico Bricolo: 'Chi entra in casa nostra, finché non ha la cittadinanza, è un ospite e deve rispettare le regole. Non c'è posto per chi vuole vivere nell'illegalità. Una vera integrazione - ha continuato - può esserci solo nel rispetto della legalità'. Insomma, si va dalle pene maggiorate per i reati come la violazione di domicilio, furto e rapina a matrimoni misti più difficili se lui o lei non sono in regola con il permesso di soggiorno, mentre la norma attuale consente di acquisire il permesso in seguito al matrimonio. Destinata ad infiammare le polemiche c’è anche la proposta che prevede un referendum comunale per l'autorizzazione e la realizzazione di edifici di culto per tutte le confessioni religiose che ancora non hanno stipulato intese con lo Stato. E' la norma che qualcuno fra gli oppositori ha già bollato come 'antimoschee', dato che pare per lo più destinata a bloccare la costruzione di moschee in diversi comuni. Nella strategia di contrasto ai clandestini i senatori della Lega non hanno poi trascurato di stringere le maglie per l'accesso ai servizi sociali. Non per negare l'assistenza sanitaria ai migranti – assicurano - ma per imporre ai medici di pronto soccorso l'obbligo di verificare il permesso di soggiorno degli immigrati una volta fornita la prestazione.

Il pacchetto sicurezza targato Lega, tra l’altro, si inserisce in un clima sempre più teso sul fronte dll'immigrazione. Oggi anche il Vaticano ha preso una posizione piuttosto chiara sull’argomento, un punto di vista che sembra addirittura stigmatizzare le proposte presentate quasi in contemporanea al Senato. “Nei confronti degli immigrati sono in atto atteggiamenti di discriminazione, xenofobia e razzismo", ha denunciato monsignor Agostino Marchetto, segretario del Pontificio consiglio della pastorale per i migranti e degli itineranti. Secondo Marchetto, infatti, "si ha l'impressione che da anni i rifugiati vengano trattati senza considerazione delle ragioni che li forzano a fuggire". "Cio' - ha rilevato presentando il messaggio del Papa alla Giornata del migrante e del rifugiato - si e' tradotto anche in tentativi di impedire loro l'ingresso nei Paesi di arrivo e nell'adozione di misure destinate a renderlo più difficoltoso”. Il Vaticano dunque si schiera decisamente al fianco dei migranti: "Se i Paesi occidentali vogliono mantenere il proprio livello di ricchezze hanno bisogno di braccia, ma dietro le braccia c'è una persona, una famiglia, una cultura, una religione, una tradizione - ha spiegato il cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del Consiglio per i Migranti della Santa sede - quindi se accettano queste braccia, devono accettare tutto della persona. Non sono degli invasori, ma dei collaboratori".

Intanto continuano ininterrottamente gli sbarchi di clandestini sulle coste italiane. Una nuova ondata di barconi della speranza ha raggiunto nella notte Lampedusa. In nottata erano arrivati 420 clandestini che avevano portato a 904 il numero complessivo di presenze nel centro di accoglienza dell'isola. Poi è stato un susseguirsi di arrivi e salvataggi, e il numero dei migranti è lievitato a oltre mille. A notte fonda nel centro di accoglienza di Lampedusa c’erano oltre 1.500 persone.