"Questo tema non può essere giocato sulla pelle e sulla vita delle persone, credo che imparando dall'esperienza sarebbe saggio che anche il ministro Salvini e il governo la smettessero di usarlo a fini elettorali". A dirlo è il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, oggi (venerdì 5 luglio) a Bari, commentando il nuovo braccio di ferro tra l'esecutivo e le ong sul caso della nave Alex di Mediterranea che trasporta 54 migranti ed è prossima alle coste di Lampedusa. "C'è un pronunciamento molto preciso che conferma quello che dicono la nostra Costituzione e le nostre leggi: salvare le persone che in mare rischiano di morire non è reato e, come noto, quando le salvi le devi portare nei porti che sono più sicuri", aggiunge Landini: "È sotto gli occhi di tutti che la Libia non lo è, che altri Paesi non lo sono, quindi sarebbe necessario smetterla di usare questi temi per propaganda elettorale e rimettere al centro la dignità e la salvaguardia delle persone". Il segretario generale della Cgil, infine, sollecita l'apertura "di una discussione con l'Europa, perché i trattati di Dublino vanno superati, vanno rifatti, e questo problema della migrazione e dei flussi non deve essere scaricato solo sull'Italia, ma su tutta l'Europa".