“L'attacco a Don Ciotti da parte del ministro Salvini è un chiaro segnale dell'imbarbarimento della politica italiana. Prendere di mira uno degli esponenti più importanti della lotta alle mafie qualifica chi sferra l'attacco: il Ministro, stavolta, ha superato se stesso”. Così il segretario generale della Cgil Maurizio Landini.

“Non è nascondendo la polvere sotto il tappeto che - prosegue il leader - si governa un Paese che purtroppo continua ad essere vittima di un sistema criminale ancora forte, come dimostrano anche i recenti arresti in Calabria”.

“Noi siamo grati e lottiamo al fianco di Don Ciotti per quello che fa quotidianamente, per la sua passione e il suo impegno a favore della promozione della cultura e della legalità. Tutti dovremmo esserlo nel rispetto della nostra Costituzione”, conclude Landini.