Torna a suonare la campanella in Veneto. Oggi, la metà delle ragazze e dei ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado torna, a rotazione, alla didattica in presenza. In previsione di questo rientro, la scorsa settimana si è svolto “finalmente” – è il commento dei sindacati – l'incontro richiesto da tempo dalle segreterie confederali di Cgil Cisl e Uil, unitamente alle categorie della scuola e dei trasporti. Sul tavolo il tema dell'organizzazione del riavvio della didattica in presenza per gli studenti che ne erano esclusi.

“Avevamo sollecitato questo incontro già lo scorso dicembre – scrivono le organizzazioni in un comunicato – quando sono stati approntati i piani per la riapertura delle scuole da parte delle Prefetture, come previsto dal Dpcm del 3 dicembre 2020, in modo da avere un quadro generale regionale dell’organizzazione del TPL e di quanto necessario per affrontare al meglio e nel rispetto della salute e sicurezza di tutti i soggetti coinvolti l’importante scadenza della ripresa”.

All’incontro erano presenti l’assessore Donazzan, la vice presidente De Berti, la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale Palumbo e la capo di gabinetto del prefetto di Venezia, che hanno illustrato ai sindacati tutte le iniziative messe in campo: dal potenziamento del numero di mezzi di trasporto, per consentire il massimo del 50 per cento della capienza omologata alla previsione di steward negli snodi più critici del trasporto pubblico locale. Dalla didattica in presenza per il 50 per cento degli studenti a rotazione per un periodo di tre settimane, con monitoraggio dell’andamento prima di aumentare eventualmente le percentuali di presenza di studenti nelle scuole alla rimodulazione, ove possibile, degli orari di inizio lezioni.

“Da parte nostra – si legge nella nota – abbiamo evidenziato la necessità di superare questa fase, nella quale è mancato il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori, definendo una modalità di lavoro congiunto per il monitoraggio della situazione nelle prossime 3 settimane”. 

In questo quadro, Cgil Cisl e Uil regionali hanno invitato la rappresentante del prefetto di Venezia a farsi portavoce con le sedi provinciali delle prefetture affinché, in caso di cambiamenti nei piani predisposti, vi sia il loro coinvolgimento, in quanto soggetti in grado di fornire suggerimenti e collaborazione per garantire che quanto previsto si svolga nel rispetto della salute e sicurezza di tutta la comunità che ruota intorno alla ripresa della scuola.

Per i sindacati è fondamentale ripristinare un sistema tempestivo ed efficace di tracciamento dei casi di positività nelle sedi scolastiche. In questo ambito hanno chiesto che, tramite l’USR, i monitoraggi sanitari che potrebbe fornire la Direzione Prevenzione vengano messi a disposizione anche delle organizzazioni per una puntuale verifica della situazione epidemiologica. Richiesta, infine, un’attenzione particolare riguardo gli studenti degli istituti professionali e sulla necessità che sia garantita, oltre al recupero dell’orario perso per la riduzione delle lezioni a 50’, anche la possibilità di svolgere, in sicurezza naturalmente, tirocini e stage fondamentali a completare il loro percorso di istruzione.

Cgil, Cisl e Uil hanno apprezzato le risposte dei rappresentanti delle istituzioni presenti e gli impegni che l’assessore Donazzan si è assunta riguardo al metodo di lavoro da qui in avanti, in particolare riguardo alla convocazione del tavolo nella terza settimana di febbraio per valutare il monitoraggio di queste prime settimane, del piano dei trasporti pubblici locali, delle attività degli steward, dei dati sui contagi; alla previsione di incontri urgenti in caso di cambiamenti repentini della situazione; al coinvolgimento della Direzione Prevenzione sul tema del tracciamento e del monitoraggio sanitario negli istituti scolastici. Oltre alla previsione di una priorità per il personale scolastico con fragilità nella campagna vaccinale.