"Abbiamo presentato un'agenda di temi urgenti per il Paese, con due punti cardine: il fisco e gli investimenti". A dirlo è la vicesegretaria generale della Cgil Gianna Fracassi, in un'intervista rilasciata al settimanale Left: "La prima questione è quella fiscale. Bisogna dare un segnale forte per sostenere lavoratori e pensionati, riducendo le tasse a loro carico, per far ripartire i consumi. E recuperare risorse attraverso una seria lotta all'evasione, che rappresenta una zavorra di 110 miliardi sui conti pubblici". Il secondo punto sono gli investimenti: "Siamo ancora lontani dalla fase pre-crisi, con un meno 30 per cento di investimenti rispetto al 2008. Serve dunque un piano di investimenti pubblici, che stimoli anche quelli privati e crei lavoro".

Gianna Fracassi evidenzia anche la necessità di una "grande opera di cittadinanza: restituire risorse a istruzione e sanità. Due leve attraverso cui si possono contrastare le disuguaglianze e la disoccupazione". E definisce imprescindibile anche "la riconversione ecosostenibile, da attuare definendo politiche industriali che tengano conto dell'ambiente, smettendo di essere semplici notai di ciò che il mercato decide di fare". Riguardo i temi del lavoro, infine, la vicesegretaria generale ricorda che la Cgil "ha proposto una Carta dei diritti universali del lavoro, firmata da un milione e 300 mila persone. L'idea che c'è dietro è semplice: chi lavora deve avere una base forte di diritti e tutele. Il testo parla non solo ai lavoratori più strutturati, ma anche a chi ha forme di lavoro flessibile o autonomo, e parla anche a chi è occupato nella cosiddetta gig economy, l'economia dei lavoretti. Ripristinare una base di diritti unica e solida è una leva che tutela l'occupazione, mentre la crisi è stata affrontata con una svalutazione competitiva sul lavoro, sul versante del salario e dei diritti".