"Apprezziamo che il ministro Fioramonti abbia convocato prontamente le organizzazioni sindacali per un primo confronto sulle linee politiche del suo mandato. Condividiamo l’idea della centralità costituzionale della scuola e il suo ruolo strategico". A dirlo è la Flc Cgil, il sindacato dei lavoratori della scuola e della conoscenza, che ha accolto con "interesse" l’impegno del ministro "di discontinuità rispetto al passato, recente e più remoto".

Alla Flc piace l'idea del ministro d'investire in una scuola innovata nella didattica, dove "ritorna protagonista la centralità degli organi collegiali e in cui si possa effettivamente realizzare la collaborazione prevista dalla comunità educante". Importante anche l’impegno concreto a "investire 2 miliardi sul settore scuola e un ulteriore miliardo sugli altri settori del comparto istruzione e ricerca", per cui è già stato calendarizzato un incontro specifico per la prossima settimana.

"Le proposte da noi avanzate - prosegue la Flc - si innestano, infatti, su questo sfondo inequivocabilmente costituzionale e sottolineano come la scuola assolva al suo compito (lotta alla dispersione e alle disuguaglianze) solo nella misura in cui sia messa nelle condizioni di offrire all'intero universo delle nuove generazioni i saperi di contenuto e di cittadinanza. Per tale motivo, ribadiamo il nostro 'No' a ogni forma di autonomia differenziata, che mette in discussione, in qualunque salsa la si voglia presentare, l’unità del sistema nazionale e soprattutto l'esigibilità dei diritti all’istruzione ed al libero insegnamento sanciti dalla Costituzione".

"Abbiamo riportato al tavolo del ministro i problemi legati all’emergenza precari, docenti e Ata, per i quali riteniamo si debba dare seguito all'accordo dell’11 giugno scorso, fra Miur e sindacati, in modo che si provveda subito all'approvazione del decreto che ne recepisce i contenuti. Inoltre, abbiamo chiesto di dar seguito all’impegno definito dall’Intesa del 24 aprile per un rinnovo del contratto nazionale di lavoro che abbia un respiro europeo nei salari e un'apertura alle materie di contrattazione oltre gli attuali vincoli di legge", aggiunge la Flc.

Secondo il sindacato vanno accantonate poi, misure "inique", come quelle della videosorveglianza nella scuola dell'infanzia e i controlli biometrici per i dirigenti e gli Ata della scuola. "Sono necessari investimenti di medio e lungo periodo anche sulle infrastrutture e sono necessarie risorse soprattutto dove c'è più bisogno, dove è più a rischio l'esigibilità della nostra Costituzione, a partire dal Sud Italia. Abbiamo ribadito la disponibilità a confrontarci su tutti i temi che appartengono alla nostra piattaforma rivendicativa e perciò abbiamo chiesto di aprire tavoli tematici di confronto da agire ogni volta che si renda necessario. Con la stessa fermezza, abbiamo ribadito che vigileremo affinchè queste dichiarazioni di intento si tramutino in fatti concreti", conclude la nota.