“Una legge che non servirà a rendere più efficiente la pubblica amministrazione. È solo una politica di controllo ossessivo e di mera verifica della presenza, e non una vera riforma”. A dirlo è la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti, commentando il via libera del Senato al cosiddetto ddl concretezza: “Si preferisce continuare con la propaganda, anche su semplificazione e velocizzazione delle assunzioni, senza confronto con le organizzazioni sindacali".

Per l'esponente sindacale Il ministro Bongiorno dovrebbe "avviare un ragionamento serio con chi rappresenta milioni di lavoratori, e affrontare le vere cause che oggi impoveriscono la pubblica amministrazione, di conseguenza i servizi ai cittadini, a partire dall'emorragia che nei prossimi mesi coinvolgerà i dipendenti pubblici per il raggiungimento dei requisiti di pensionamento”. Scacchetti, in conclusione, ribadisce "le rivendicazioni che lo scorso 8 giugno, insieme a migliaia di lavoratrici e lavoratori, abbiamo portato in piazza: un piano straordinario di assunzioni, l’avvio del rinnovo dei contratti nazionali e la valorizzazione del personale, attraverso investimenti in innovazione e formazione”.