PHOTO
“L’assessore Calzavara usa toni celebrativi per annunciare l’approvazione del bilancio consolidato 2024, ma si guarda bene dallo spiegare che questa ‘solidità’ è stata costruita tagliando servizi essenziali e comprimendo gli investimenti in salute e sicurezza”. Duro il commento di Tiziana Basso, segretaria generale Cgil Veneto, sui conti della Regione Veneto.
Basso, Cgil: “Non va tutto bene come continuano a raccontare Zaia e i suoi”
“Non va tutto bene come continuano a raccontare Zaia e i suoi – attacca il sindacato –: il problema delle liste d’attesa in sanità è lontano da una soluzione, con il personale sanitario che è vicino al burn out, la sicurezza sul lavoro continua a essere un’emergenza con numeri di infortuni mortali tra i più alti in Italia e, dal punto di vista del lavoro, vediamo moltiplicarsi le crisi aziendali e la cassa integrazione che mette in ginocchio intere famiglie, il tutto nell’assenza completa di politiche industriali”.
Il caso della Pedemontana
Non finiscono qui le critiche della segretaria della Cgil, che ricorda la Pedemontana, “opera da 2,2 miliardi di euro, con una concessione trentennale che obbliga la Regione a versare circa 300 milioni l’anno ai privati, indipendentemente dal traffico: un rischio finanziario enorme che, insieme al disinvestimento nella sanità (e alla conseguente spinta verso il privato), farà parte dell’eredità che Zaia lascerà al suo successore”.
“Non staremo in silenzio mentre si celebrano bilanci”
“Come Cgil Veneto – avverte Tiziana Basso – non staremo in silenzio mentre si celebrano bilanci, mentre si porta avanti una narrazione che è completamente scollegata dalla realtà. Al Veneto serve ben altro: più investimenti nel welfare, nella sanità territoriale, nella sicurezza sul lavoro, nel trasporto pubblico. Politiche che mettano al centro le persone, perché ci sono tanti modi per far quadrare i conti: farlo tagliando i servizi per noi è un modo inaccettabile”.