Dalle prime ore di questa mattina, i lavoratori edili e metalmeccanici impiegati negli appalti di manutenzione del Polo Tuscolano della Banca d’Italia sono in sciopero e in presidio permanente davanti alla sede di via Tuscolana 417. La protesta nasce a seguito del cambio di appalto previsto per martedì 30 settembre, che rischia di tradursi nell’ennesimo passaggio traumatico per chi da anni garantisce la continuità e l’efficienza dei servizi.

Nonostante i numerosi incontri tra le organizzazioni sindacali (Fillea, Fiom, Uilm) e le due società aggiudicatarie – Numen spa (ex Nagest Global Service) e Gemmo spa – non è stato possibile raggiungere un’intesa che garantisca il mantenimento dei livelli occupazionali e salariali. La scelta proposta dai nuovi gestori è inaccettabile: o la rinuncia a una parte del salario, o l’esubero di personale. Una minaccia che si sta purtroppo concretizzando, ma senza alcuna chiarezza su numeri e nomi dei lavoratori coinvolti.

I lavoratori chiedono con forza l’intervento della Banca d’Italia affinché non si volti dall’altra parte e si faccia garante della continuità occupazionale e del rispetto dei diritti di chi, da anni, lavora nei suoi appalti. Il presidio proseguirà nelle prossime ore e i lavoratori sono pronti a intensificare la mobilitazione, decisi a non subire in silenzio l’ennesimo sacrificio imposto da logiche aziendali che ignorano le persone.