“Dagli audio delle conversazioni tra la sindaca Virginia Raggi e l’ex amministratore unico di Ama Lorenzo Bagnacani emerge un quadro che va oltre l’imbarazzo. Un rapporto anomalo tra chi deve dare l’indirizzo politico e chi deve mantenere un’indipendenza aziendale a tutela di un bene pubblico. Le dichiarazioni sui sindacati e sui lavoratori ci lasciano sbigottiti”. Così in una nota Natale Di Cola, segretario generale della Fp Cgil Roma e Lazio, commenta la pubblicazione degli audio relativi allo scontro sul bilancio della partecipata capitolino. “In questi mesi – aggiunge il sindacalista – abbiamo criticato una gestione che ha destabilizzando azienda e lavoratori in un quadro operativo disastroso. Ma che la sindaca parli degli operai come sfaticati mentre i rifiuti si raccolgono con le mani, in condizioni indecorose, e che usi argomenti così sprezzanti contro i sindacati che in quei giorni andavano allo sciopero, oltre a denotare una grave intolleranza al dissenso peggiora la nostra valutazione”. “Dopo un anno di paralisi assoluta, Ama non ha un Cda, mancano all’appello due bilanci, abbiamo perso un impianto e di fatto perso tre anni senza progettarne altri, il servizio peggiora e le condizioni di lavoro sono in caduta libera, gli appalti sono allo sbando e i mezzi fermi. Da queste conversazioni sembra che ci sia uno scarso senso di responsabilità rispetto alle ricadute delle proprie scelte. Evidentemente senza una cambio netto di direzione – conclude Di Cola – dovremo tornare nelle piazze per spiegare ai romani quanto grave sia la situazione”.

Una nuova dichiarazione arriva oggi, all'indomani dell'intervista della sindaca a Piazza Pulita, firmata da Natale Di Cola, Marino Masucci e Massimo Cicco, segretari generali di Fp Cgil, Fit Cisl e Fiadel Roma e Lazio."È inspiegabile – sottolineano i tre dirigenti sindacali – che il primo cittadino di Roma scarichi sulle spalle di sindacati e lavoratori la responsabilità di una situazione di stallo, quella sul bilancio di Ama, che si sta protraendo da dieci mesi con estenuanti attese, rimpalli e cambi di rotta. Quanto alle dichiarazioni di ieri rese a Piazza Pulita, troviamo offensivo che la sindaca sostenga che il bilancio in attivo serviva a permettere il pagamento del salario di produttività di dirigenti e lavoratori: il premio di produttività dei dirigenti è fermo, e siamo stati tra chi ha chiesto di bloccarlo, mentre quello dei lavoratori è legato al Mol, un misuratore previsto dal contratto nazionale, e sarebbe stato comunque pagato anche con una perdita di 17,5 milioni. Sono questioni tecniche e ci stupisce che si usino in modo artefatto per giustificare una simile scelta e aizzare i cittadini”. 

“In questo lungo periodo di incertezze e criticità – spiegano i sindacalisti – i dipendenti, ultimo anello di una catena che non ha funzionato per controversie di altra natura, hanno fatto fronte a una condizione di ‘emergenza strutturale' della città, venendo additati come capri espiatori di una vicenda con cui non hanno nulla a che vedere. Vogliamo ricordare che a tutt'oggi l'azienda è priva di un Cda e di un piano industriale, è destabilizzata dal cambiamento di numerosi dirigenti, fa i conti con mezzi mal funzionanti e con enormi problemi riguardanti gli impianti. In questa situazione, i lavoratori non fanno altro che portare avanti il servizio dimostrando grande senso del dovere”. Per quanto riguarda le attività delle organizzazioni sindacali, proseguono, "al netto delle polemiche sul nostro operato, su cui non vogliamo attardarci per senso di responsabilità, ribadiamo un concetto semplicissimo che ripetiamo da quasi un anno: siamo disposti a fare tutto ciò che è in nostro potere per restituire decoro alla città di Roma e tutelare cittadini e lavoratori. L'auspicio è che questa volontà sia veramente condivisa. Le numerose mobilitazioni che abbiamo messo in campo in questi mesi – concludono – dimostrano che non siamo stati fermi ad attendere che la situazione si sbloccasse, ma che abbiamo fatto tutto il possibile per sollecitare soluzioni concrete e di buon senso. Se necessario, continueremo ad utilizzare tutti gli strumenti in nostro possesso per dare risposte a migliaia di famiglie e ai cittadini di Roma”.